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Politica

Successo per le primarie dei giovani democratici

Più di seicento i ragazzi e le ragazze tra i 14 e i 29 anni che hanno partecipato venerdì e sabato alle primarie dei giovani democratici. 27 gli under30 eletti per rappresentare la nuova organizzazione giovanile del Partito democratico nelle assemblee nazionale e regionale, di cui la metà donne.

Più di seicento i ragazzi e le ragazze tra i 14 e i 29 anni che hanno partecipato venerdì e sabato alle primarie dei giovani democratici. Un’iniziativa finora inedita nella storia del nostro Paese, dove per la prima volta un’organizzazione politica giovanile nasce mediante elezioni primarie aperte a tutti i simpatizzanti.
Molto positivo il risultato, con una forte adesione sia in città che nelle diverse aree della provincia, grazie a una promozione tutto autogestita dagli under30, ma capillare, con più di 25 seggi nelle piazze, fuori dalle scuole e in alcuni locali a forte frequentazione giovanile.
Una partecipazione eccezionale anche a livello nazionale, con 121.623 votanti under30; per dare una lettura del dato basti pensare che sono stati più i giovani italiani a partecipare alle primarie che non i francesi chiamati a decidere nel ballottaggio per la leadership del Partito socialista in Francia.
Dalle urne esce così una nuova classe dirigente capace di impegnarsi direttamente sul territorio: 27 gli under30 eletti per rappresentare la nuova organizzazione giovanile del Partito democratico nelle assemblee nazionale e regionale, di cui la metà donne; tra loro studenti delle scuole superiori, studenti universitari e giovani lavoratori, molti dei quali immagine di una nuova generazione avvicinatasi alla politica a partire dall’impegno nei movimenti studenteschi, nelle realtà associative bergamasche e per alcuni nelle amministrazioni locali. Diciassettenne di Romano di Lombardia il più giovane, Pierluigi Costelli, deciso a spendersi per un’organizzazione giovanile forte, popolare e radicata, capace di parlare ai giovani anche attraverso le nuove forme di comunicazione.
Dichiara Daniele Mazzola, che ha coordinato il percorso costituente: “Un dato di partecipazione molto soddisfacente quello delle primarie, che premia gli sforzi dei più di 100 giovani volontari attivatisi in questi mesi per l’organizzazione dell’evento. Il dato che emerge dalle urne è uno stimolo al quale ora il Pd e la società italiana, troppo spesso gerontocratica, dovranno rispondere in modo incisivo; anche una generazione che negli ultimi anni ha mostrato disaffezione per la politica è infatti ritornata a far sentire la propria voce. Significativo soprattutto il fatto che la metà dei 600 votanti dichiarino di relazionarsi con il Pd per la prima volta, ma di volersi attivamente spendere nei giovani democratici per portare le idee delle giovani generazioni nel dibattito politico del centro-sinistra, con una particolare attenzione soprattutto per il livello locale e provinciale. Una spinta anche verso le amministrative del 2009”.
Dai questionari compilati dai votanti, emerge che a preoccupare gli under30 della nostra provincia sono soprattutto le sorti della scuola pubblica e il lavoro, indicato da più dell’80% come la priorità su cui spendersi a livello politico in una fase di pesante crisi dell’economia bergamasca.
Ora ai giovani eletti e ai tanti simpatizzanti trovare risposte efficaci, innovative e concrete.
 

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