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Serie b

Caremi, il filosofo con la faccia da mediano “Albinoleffe, devi credere in te stesso”

Il centrocampista ?? la diga che copre la difesa con grinta e senso tattico: "Ci metto la grinta, ma faccio solo il mio dovere. La squadra attraversa un momento cos?? cos??, ma ?? solo questione di episodi: fiducia nei nostri mezzi e autostima non devono mai mancare. Il resto verr?? da s??".

“Bisogna pensare a giocare e a fare risultato. Fare il punto della situazione adesso mi sembra prematuro. Il momento è così così, ci manca qualche punto e forse un pizzico di cattiveria in più. Continuiamo a lavorare e a impegnarci e tutto verrà da sé: quando guarderemo alla classifica con più tranquillità, potremo misurare le nostre effettive ambizioni”. Davide Caremi (a destra nella foto) non pare rassegnarsi ai mediocri orizzonti dell’AlbinoLeffe di quest’ultimo periodo. E per uscire dall’impasse della metà classifica, la ricetta che propone è semplice: credere in se stessi.
“Spesso si interpretano i risultati negativi con le solite frasi fatte – prosegue il mediano celeste -. Poca determinazione, approccio sbagliato alle partite, poca incisività sotto porta: si sente sempre la stessa solfa. Il calcio non ha delle verità assolute e molto spesso si è in balìa degli episodi: noi dobbiamo giocare e basta, la fiducia in noi stessi e l’autostima non devono mai mancare. Poi è chiaro che quando tutto va bene, sulle ali dell’entusiasmo ti riescono le cose più difficili. Ora facciamo fatica a segnare, questo è il dato di fatto”. Di sicuro c’è che i seriani, da quando Armando Madonna adotta uno schema più abbottonato con Caremi davanti alla difesa, subiscono meno gli avversari: il 24enne comasco lo ripaga da par suo, recuperando palloni su palloni. E consentendo a Carobbio di giocare dieci metri più avanti, inventare e smarcarsi per tentare la conclusione.
L’impressione degli osservatori è che se la grinta del numero 5 contagiasse anche i compagni di squadra, il team del presidente Andreoletti potrebbe trasformarsi in un’invincibile armata pronta a dare battaglia a chiunque. Insomma, ci vogliono altri dieci Caremi per affrontare gli impegni con la durezza mentale necessaria e magari chiudere le partite? “Ma no, io faccio solo il mio dovere – si schermisce il centrocampista -.  L’importante è giocare: io sto in mediana e faccio volentieri il portatore d’acqua, ma pur di stare in campo mi adatterei a qualunque ruolo. Mi è capitato di essere messo in discussione, ho anche girato tante squadre. Qui la piazza non mette pressione, e posso dimostrare quanto valgo. Ma non chiedetemi previsioni sulla stagione: affrontiamo partita per partita senza fare calcoli”.

 

 

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