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Serie a

Del Neri: lo spirito di sempre per dire basta ai risultati negativi

L'Atalanta prepara la sfida del 16 novembre al comunale contro il Napoli terzo in classifica, sconfitto 5-1 l'anno scorso. Il mister: l'obiettivo minimo ?? la salvezza, ora ?? importante chiudere un periodo difficile. Talamonti e Manfredini mi danno sicurezza. Per ora complimenti al Napoli". Fuori Guarente, squalificato. Probabile l'esordio da titolare di Giacomo Bonaventura.

Per l’Atalanta il match di domani al “Comunale” contro il Napoli ha un solo significato: una sfida alla terza forza del campionato, per risalire la china dopo i tre stop nelle ultime quattro partite. Vincere è quasi un obbligo, per scacciare i fantasmi della crisi.
Visto il momento no, forse l’avversario non è tra i più agevoli. Ma Gigi Del Neri non sembra preoccuparsene: “E’ una partita che fa storia a sé, che affronteremo con lo stesso spirito di sempre – osserva -. Ne mancano 27 alla fine e noi sappiamo quale posto dovremo occupare il 31 maggio: il quart’ultimo. I sogni dei tifosi sono legittimi, ma chi lavora sul campo deve badare all’obiettivo minimo. I miei ragazzi sono determinati e motivati: dobbiamo lasciarci alle spalle questo periodo di risultati negativi”. Sulla formazione, guai a sbottonarsi: “Domanda tendenziosa: si gioca in undici – ironizza il mister -. Sbizzarritevi a inventarvela, così perderete anche voi il sonno prima della partita. I nostri centrali titolari hanno recuperato. Talamonti eManfredini sono la coppia che mi dà più affidamento, con loro in campo abbiamo sempre concesso poco agli avversari. Ma la difesa è collaudata e posso contare su cambi validi”.
A centrocampo mancherà lo squalificato Tiberio Guarente: al suo posto dovrebbe esordire da titolare Giacomo Bonaventura (classe 1989), già visto nel secondo tempo contro la Fiorentina. Ma con il tecnico di Aquileia parlare di certezze è un azzardo: “Può darsi che giochi, a Firenze l’ho visto con qualche timore reverenziale. Quando io ero un ragazzo, nella Spal, i tempi del passaggio in prima squadra erano centellinati: e quello del presidente Paolo Mazza era il miglior settore giovanile d’Italia. Un ragazzo della Primavera non può essere mandato allo sbaraglio”. Forse il tecnico atalantino potrebbe giocarsi la carta di Padoin in mezzo al fianco di De Ascentis, pronto a calare l’asso Cerci sulla fascia. E Vieri? “Avrà più minuti che a Firenze”.
Criptico sui suoi, lapidario e conciso sugli avversari: “Il Napoli sta lottando per lo scudetto – conclude -, nel calcio i se e i ma non esistono. E’ il loro momento, se la stanno giocando con Milan, Inter, Juve e Udinese. Eddy Reja è un mio amico, un ragazzo serio e onesto che finalmente sta trovando qualche soddisfazione sul piano professionale”.

EX – L’ex di turno è Inacio Pià, atalantino dal 2001 al 2003 e poi da luglio a dicembre del 2004.
CASSANO – L’allenatore atalantino, interpellato sulla stoccata di Cassano nella sua autobiografia (“Del Neri? Non si capiva mai un c…. di quello che diceva”), abbozza un sorriso di circostanza e replica così: “Ad Antonio invidio le 700 donne che dice di aver avuto. Io una sola…”.

FORMAZIONI
Bergamo, domenica 16 novembre, stadio “Atleti Azzurri d’Italia” (ore 15)
ATALANTA (4-4-1-1): 31 Coppola; 8 Garics, 2 Talamonti, 5 Manfredini, 6 Bellini; 79 Ferreira Pinto, 15 De Ascentis, 28 Bonaventura, 22 Padoin; 72 Doni; 33 Floccari (1 Consigli, 16 Rivalta, 27 Capelli, 11 Cerci, 20 Valdes, 32 Vieri, 34 Defendi). All. Del Neri. Altro convocato: 89 Marconi.
NAPOLI (3-5-2): 1 Iezzo; 13 Santacroce, 28 Cannavaro, 96 Contini; 11 Maggio, 8 Blasi, 23 Gargano, 17 Hamsik, 3 Vitale; 9 Denis, 7 Lavezzi (30 Navarro, 6 Aronica, 83 Rinaudo, 5 Pazienza, 77 Mannini, 12 Pià, 25 Zalayeta). All. Reja.

Arbitro: Brighi di Cesena

Manfredini suona la carica

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