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Sciopero in valle seriana

L’appello dei sindacati: “Sindaci partecipate anche voi alla manifestazione”

Sarà uno sciopero generale provinciale dei tessili e dell’industria in Val Seriana quello indetto da Cgil, Cisl e Uil per giovedì 13 novembre, con ritrovo alla stazione di Gazzaniga alle 9.30 e sfilata del corteo fino al Ponte vecchio di Cene.

Sarà uno sciopero generale provinciale dei tessili e in particolare dell’industria della Val Seriana quello indetto da Cgil, Cisl e Uil per giovedì 13 novembre, con ritrovo alla stazione di Gazzaniga alle 9.30 e sfilata del corteo fino al Ponte vecchio di Cene. Uno sciopero di quattro ore per i lavoratori del settore, mentre solo al Cotonificio Honegger di Albino, dove  recentemente sono stati annunciati 240 esuberi, i dipendenti incroceranno le braccia per otto ore, ma la richiesta di adesione è stata rivolta anche ai sindaci della Valle, per l’importanza che rivestono nei rapporti con i loro concittadini. Se la manifestazione è stata indetta per chiedere alle istituzioni una maggiore attenzione sul declino occupazionale della Valle, soprattutto per quanto riguarda i settori del tessile (che in Bergamasca occupa circa 15mila addetti, di cui la metà lavorano proprio in Valle Seriana), dell’abbigliamento e del meccanotessile, i sindacati hanno già in programma un calendario di incontri per ottenere un sostegno concreto ai lavoratori colpiti dalla crisi. Il primo appuntamento è per il pomeriggio del 13 novembre con Imprese&Territorio, il soggetto politico sindacale unitario delle piccole e medie imprese; seguirà quello del 21 novembre con i parlamentari e i consiglieri regionali bergamaschi, mentre il 26 novembre si terrà l’incontro con i sindaci e i rappresentanti delle comunità montane della Valle Seriana per chiedere un tavolo permanente sulla Valle. Sono ancora da definire invece le date degli incontri con Confindustria Bergamo e con gli istituti bancari locali, a cui i sindacati chiederanno una maggiore assunzione di responsabilità con provvedimenti come l’anticipo della cassa integrazione straordinaria ai lavoratori interessati, dato che l’Inps la eroga 4-5 mesi dopo la richiesta, e una diminuzione dei tassi di interesse sui mutui. Alla Provincia poi Cgil-Cisl-Uil chiederanno la convocazione dell’Osservatorio provinciale sull’occupazione, con una particolare attenzione ai lavoratori precari. “Tutto questo perché non siamo alla fine del tunnel, ma solo all’inizio e il peggio deve ancora arrivare – ha detto Luigi Bresciani, segretario provinciale della Cgil durante la conferenza di presentazione dell’iniziativa, svoltasi martedì 11 novembre alla sede della Cisl di Bergamo. Ed è soprattutto la politica che deve impegnarsi nel mettere in campo grandi risorse per gli ammortizzatori sociali e per il rifinanziamento della cassa in deroga”. Per quanto riguarda la questione dei mutui, Bresciani ha ricordato il provvedimento adottato dalla Banca Popolare di Milano, che ha preso come tasso di riferimento da applicare sui mutui quello della Banca centrale europea e non quello dell’Euribor. “Qui rischiamo di perdere il settore tessile – ha spiegato il segretario bergamasco della Cisl Ferdinando Piccinini – e chiediamo risposte concrete per i lavoratori e uno sviluppo governato della Valle Seriana". Perché “se fino a luglio c’era ancora la speranza di superare questo momento di difficoltà, il quadro ora è notevolmente peggiorato e occorre ridisegnare il futuro della zona, tenendo però conto della sua forte vocazione manifatturiera”, ha aggiunto Marco Cicerone, segretario della Uil orobica.

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