“Analizzando la partita di domenica, direi che la Fiorentina ha fatto due gol su errori nostri. Gli infortuni di Manfredini e Talamonti, più le squalifiche di Doni e Valdes, ci hanno privati di quel mix di esperienza e gioventù necessario. Però abbiamo combattuto fino alla fine: una prestazione positiva, se non altro per l’agonismo e l’impegno che abbiamo saputo metterci”.
Gigi Del Neri (foto da atalanta.it), chiamato a rispondere dell’infelice trasferta di Firenze, alla ripresa del lavoro settimanale a Zingonia ha l’aria di chi vuole archiviare in fretta una pratica particolarmente molesta. Terza sconfitta nelle ultime quattro gare, che porta a cinque il numero dei ko rimediati dall’inizio del campionato, e undicesimo posto in graduatoria: “In effetti è un momento delicato – osserva l’allenatore dell’Atalanta -. Il dopo Milan è stato negativo, soprattutto in termini di risultati. Abbiamo rincorso sempre i tre punti per rifarci di quelli perduti con i rossoneri. Siamo un po’ mancati sul piano del gioco, ma ci sono anche gli avversari e ogni incontro fa storia a sé. Lo spirito non manca, abbiamo tutte le qualità per invertire il trend negativo. Tra sconfitte immeritate e infortuni non è che le cose finora ci siano andate molto bene”.
Domenica, tanto per gradire, a Bergamo arriva il lanciatissimo Napoli di Eddy Reja, Lavezzi e Denis. Con il rientro di Doni e il recupero – già in corso d’opera – di Cerci e Vieri, c’è qualche spiraglio per un timido ottimismo: “Ma c’è anche Bonaventura – rimarca il tecnico -: possiamo giocarci la carta dei nostri giovani. Cerci ha corso 90 minuti e darà sicuramente una mano. La classifica tutto sommato è buona: siamo fuori dalle prime otto, ma il nostro compito è raggiungere il quart’ultimo posto il più velocemente possibile per salvarci. Anche se dopo le prime due vittorie qualcuno diceva che eravamo da Champions. E’ una fase interlocutoria: ne usciremo a testa alta. Il Napoli? Ora è tra le grandi, domani chissà: è un campionato in cui basta un filotto di risultati in un senso o nell’altro per passare dalle stelle alle stalle”.
Possibili soluzioni alla crisi attuale? Del Neri non si tira indietro, e soddisfa la curiosità dei cronisti con una mezza promessa: “Non vedo perché escludere l’utilizzo, in futuro, di un modulo a due punte con Vieri: del resto, accanto a Doni e Floccari ho già schierato anche Valdes (contro il Lecce, ndr). La mia è una squadra che ha il sacrificio nel dna, tutti si danno una mano: saremmo in grado di supportare un attacco a due più il trequartista. E Vieri non l’abbiamo preso per fargli fare la comparsa”. Ruolo che per or aè comodamente occupato peraltro da Costinha. Sull’argomento il mister, "sorvegliato" da Osti, fa catenaccio. A domanda precisa sul caso del portoghese, il tecnico si rifugia in corner: "Su questo non rispondo…"
La classifica: Atalanta undicesima
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