Un cittadino solleva sospetti su un presunto smaltimento illecito di rifiuti in una cava: i carabinieri fanno scattare i primi accertamenti, su delega della Procura di Bergamo, e intanto in Comune, tra maggioranza e minoranza, gli animi si scaldano proprio sulla questione cava.
Accade a Villa d’Adda, dove ieri (6 novembre 2008) i militari della stazione di Calusco hanno perlustrato la cava San Martino (nella foto aerea), punto estrattivo ormai in disuso che si trova vicino al fiume e all’interno del Parco Adda Nord. Oggi è inoltre previsto un sopralluogo del tenente Filippo Bentivogli, comandante della compagnia dei militari di Zogno.
Tutto è iniziato dall’esposto di un cittadino, che ipotizza un unico reato – lo smaltimento illecito di rifiuti – e scende nel dettaglio di alcune cose viste e che la procura intende verificare: l’esposto parla di quintali di materiale inerte, non più riutilizzabile per produrre materiale edile, che è stato scaricato all’interno della cava. Ci sarebbero inoltre altri tipi di rifiuti, forse anche tossici, scaricati a ripetizione nell’ex punto estrattivo.
Per ora i carabinieri sono solo alla fase degli accertamenti. Nell’ex cava San Martino il Comune ha anche programmato la realizzazione della nuova stazione ecologica, dopo la necessaria bonifica.
Ma la questione del presunto smaltimento illecito di rifiuti incontra sulla sua strada anche il dibattito politico sull’urbanistica locale. Lunedì in Consiglio comunale il consigliere di minoranza Francesco Arrigoni ha presentato una mozione citando l’esposto sull’ex cava e invitando tutto il Consiglio comunale e la Giunta a prendere atto della situazione e della necessità di effettuare accertamenti. "Non sapevo nulla fino a quando il consigliere di minoranza ha presentato la sua mozione – commenta il sindaco Adelvalda Carsaniga -. Non intendo esprimermi, per ora. Resto in attesa degli accertamenti e delle indagini".
"Non capiamo perché per la maggioranza questo argomento non vada affrontato in modo trasparente – commenta Francesco Arrigoni della lista di minoranza "El@" -. Ci sono accertamenti da fare che dovrebbero essere nell’interesse di tutti. Il problema è che la vicenda di questo presunto smaltimento illecito, per ora assolutamente presunto, riguarda un’area interessata da progetti urbanistici importanti. L’amministrazione vorrebbe che l’ex cava fosse ricolmata e che su una metà dell’area attualmente estrattiva venissero costruiti dei capannoni, con una riduzione del perimetro del Parco Adda Nord. A noi sembrerebbe quantomeno inopportuno avviare nuove costruzioni".
Più informazioni
commenta