• Abbonati
Diario di un pendolare

Ferrovie, ottobre mese della svolta? S??, nel senso che ?? sempre peggio”

Renzo Belussi, bergamasco che ogni giorno utilizza i treni per recarsi al lavoro, come ogni mese compila il bilancio dei suoi viaggi. Stavolta ?? l'occasione per fare il punto sulle promesse delle Fs che, al momento di presentare la nuova offerta commerciale, si sono rivelate infondate. "Il servizio peggiorer?? e sar?? anche pi?? costoso".

Questo è il diario di Renzo Belussi, componente del Comitato Pendolari di Bergamo, relativo al mese di ottobre.

Buongiorno,  
il riepilogo di ottobre andrebbe intitolato IL MESE DELLA SVOLTA. Ho il piacere di iniziare con una bella notizia: l’apertura del sottopasso della stazione di Bergamo. Un’opera attesa dal dopoguerra, progettata almeno una decina di volte e finalmente realizzata; è proprio il caso di dire: meglio tardi che mai. Proseguo il rapporto con le solite dolenti note, chissà se interessano a qualcuno?
Nei miei viaggi del mese:
ho accumulato quasi quattro ore di ritardo (la seconda peggiore prestazione dell’anno);
sono incappato in quattro treni soppressi;
i treni erano strapieni (nuovi universitari, ma non è una novità);
le carrozze erano poche e sporche.
Quindi tutto nella norma, vergognosamente accettata da tutti. 
Ma OTTOBRE ha il privilegio di essere segnalato come il mese della svolta.
Annunciata e promessa da anni, ma sempre rinviata, ora la svolta è arrivata: Trenitalia ha presentato la nuova offerta commerciale in vigore dal prossimo dicembre.
Dopo l’entrata in funzione del raddoppio Bergamo – Treviglio (luglio 2005) e del quadruplicamento Treviglio – Milano (luglio 2007) si era in attesa dell’adeguamento dei tempi di percorrenza e dell’aggiunta di nuovi treni, soprattutto veloci; non era un sogno, ma una reale attesa di poter sfruttare le opportunità offerte dalle nuove infrastrutture.
Già è scandaloso che tali opere siano rimaste praticamente inutilizzate per tanto tempo, ma con tanta pazienza si aspettava che il Gruppo FFSS, soprattutto Trenitalia & Rfi, completasse i suoi studi, analizzasse i flussi dei viaggiatori e presentasse il nuovo orario.
C’era molta aspettativa di un netto miglioramento delle condizioni di viaggio e in modo particolare dei tempi di percorrenza; anche perchè i rappresentanti Istituzionali a vario livello e l’alta dirigenza delle FFSS non hanno perso occasione, da tre anni a questa parte, per tranquillizzare i pendolari e per fare promesse.
Cito solo alcuni esempi significativi e quanto mai autorevoli. 
Il primo sono le parole del presidente della Regione Lombardia durante la cerimonia di inaugurazione del quadruplicamento, era il 2 luglio del 2007: "Nel giro di un anno, entro il giugno 2008, i treni per i pendolari fra Bergamo e Milano aumenteranno del 60%: ed è questa, secondo il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, la conseguenza forse più importante del quadruplicamento dei binari fra Treviglio e Milano. Il fatto di avere due binari per i treni veloci permetterà infatti di raggiungere Venezia in meno di due ore e venti, ma soprattutto lascerà due binari liberi per i pendolari, che entro il 2008 avranno a disposizione anche tutti i vagoni e le locomotive acquistati dalla Regione. "Entro un anno il servizio aumenterà del 60%", ha spiegato il governatore dopo il viaggio d’inaugurazione della nuova linea con il ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro e l’amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti.  E’ ancora più preciso l’assessore alle infrastrutture della regione, Raffaele Cattaneo. Dal prossimo giugno, ha detto, "si parla di un treno ogni mezz’ora, tutti i giorni, fra le 6 e le 24, che diventa uno ogni quarto d’ora negli orari di punta: praticamente un metrò". "Vogliamo dare ai nostri pendolari un servizio migliore, più confortevole e più sicuro in un’estensione più ampia della giornata – ha sottolineato Formigoni -. E vogliamo anche convincere nuove persone a spostarsi dall’uso dell’auto privata a quello del treno"."(ANSA).
Il secondo esempio è tratto da un’intervista di Dino Nikpalj del 12 maggio 2005 all’allora presidente delle FFSS Elio Catania: "…E’ normale muoversi a 50 chilometri l’ora nel 2005? "No, non lo è. Ma le cose miglioreranno col termine dei lavori di qudruplicamento della Milano – Treviglio, nella seconda metà del 2006". 
Il raddoppio della Bergamo – Treviglio di per sè non porterà miglioramenti? "Qualcosa, ma il  servizio cambierà davvero con il quadruplicamento. Allora sì che i tempi diventeranno davvero competitivi." Diciamo Bergamo – Milano in mezz’ora? "Diciamo di sì. Anche se qui bisogna tenere conto di esigenze divergenti, perché nei miei incontri con i pendolari mi sono trovato spesso di fronte a richieste opposte: chi vuole arrivare a Milano sparato e chi invece chiede che il treno fermi anche in questa o in quella stazione. Un problema che risolveremo con diversi cadenzamenti dei treni"…"
Anche l’attuale Amministratore Delegato del Gruppo FFSS, in epoca più recente, non è rimasto in silenzio: "… Molto determinato e ben conscio delle esigenze del territorio bergamasco. Mauro Moretti parla di tratte locali, del rapporto con i pendolari, di qualità e tariffe, ma non dimentica neppure le scadenze sul salto di montone: "A dicembre 2007 – dichiara – sarà avviato l’appalto per la realizzazione dello scavalco dalla vecchia linea alla nuova". Prima c’è il passaggio a raso … "Attivo per giugno 2008, una data storica per i pendolari, con nuovi treni a loro dedicati, nuove tratte e un miglioramento della velocità. La previsione è di un incremento del servizio del 60%: solo per i pendolari abbiamo previsto 6 miliardi di investimenti". A oggi e con l’avvio del quadruplicamento, cosa cambia per i bergamaschi? "E’ prevista una linea esclusiva per il trasporto pendolare, che sarà liberata dal traffico di Eurostar, Intercity e Interregionali. La vecchia linea diventerà ad uso esclusivo del trasporto bergamasco e delle tratte utilizzate nello specifico dai lavoratori e studenti. Previsto poi i collegamento a raso con l’alta velocità, ma soprattutto non abbiamo dimenticato il "salto di montone" con, a dicembre, la gara d’appalto per la realizzazione, prevista in quattro anni"…" (da un’intervista rilasciata a Fabiana Tinaglia per L’Eco di Bergamo del 3 luglio 2007, in occasione dell’inaugurazione del quadruplicamento).
Tutto questo per spiegare il clima con cui si attendeva la svolta epocale per il trasporto pubblico ferroviario di Bergamo. E con queste premesse, Trenitalia nel mese di ottobre ha presentato lo schema dei nuovi orari.
Tutti i giornali hanno parlato dell’argomento, anche con titoli ad effetto quali: "Pendolari, sarà un massacro", oppure: "Si preannunciano tempi duri per i pendolari".
Si può discutere se il nuovo orario sia peggiorato di poco o di molto; ma tutti sono d’accordo che non è migliorato e non corrisponde nè alle attese nè alle promesse. Pare che la proposta di Trenitalia sia andata di traverso perfino all’assessore regionale alle Infrastrutture; il che è tutto dire!
A farne le spese non saranno solo i pendolari, da anni abituati ad ogni tipo di maltrattamento; ognuno si arrangerà come può: o utilizzando la propria auto o cercando un alloggio in Milano. La conseguenza peggiore di questo nuovo orario è che sancisce la fine del trasporto pubblico come servizio al cittadino.
Non c’è molto altro da aggiungere; l’indignazione è tale che, volendo mantenere un tono educato, preferisco tacere.

 
Cordiali saluti
Renzo Belussi
Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI