Questo è il testo di una lettera aperta inviata al sindaco di Bergamo Roberto Bruni da Comitato del quartiere S. Lucia.
Egregio Signor Sindaco,
nella lettera inviataLe in data 12 giugno u.s., Le avevamo chiaramente esplicitato la nostra richiesta che, prima di operare qualsiasi scelta in merito alle numerose trasformazioni urbanistiche in programma nel nostro quartiere, venisse fatta “una seria e documentata valutazione d’insieme, un piano dei servizi adeguato, un disegno del ‘nuovo quartiere Santa Lucia’” prendendo in considerazione le istanze che in veste di Comitato ritenevamo di poter sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione.
Inaspettatamente e senza l’auspicato dialogo di cui Lei ci aveva assicurato essere deciso sostenitore, da fonti di stampa abbiamo appreso che in data 30 ottobre u.s. Lei ha firmato il protocollo d’intesa tra Azienda Ospedaliera, Università e Comune. L’iter della valorizzazione dell’area Ospedali Riuniti sembra quindi proseguire il suo corso mentre non ci risulta che sia stata fatta una seria valutazione delle esigenze dei cittadini di cui siamo rappresentanti.
Ci domandiamo a questo punto quale sia l’atteggiamento del Comune in merito alle scelte che si realizzeranno sul proprio territorio e cioè se intende essere attore e protagonista di tali scelte insieme ai cittadini o se intende assistere passivamente a ciò che verrà deciso da soggetti che dalle problematiche del territorio della città di Bergamo sono sicuramente molto lontani.
Crediamo che una risposta precisa ci sia dovuta perché riteniamo di essere sin qui stati interlocutori democratici e rispettosi, meritandoci analoghi atteggiamenti da parte di codesta Amministrazione.
Per quanto riguarda poi il previsto intervento sull’area ex-Enel, la mancanza di informazioni è ancora più marcata. Anche qui avevamo espresso nell’incontro con l’Assessore un certo disappunto per la scelta di privilegiare ancora una volta interventi che – in deroga alle previsioni di PRG – spingono verso l’utilizzo della massima cubatura possibile senza alcuna valutazione preventiva sulle gravi ripercussioni in termini di viabilità e vivibilità del quartiere e senza alcuna restituzione al quartiere medesimo di servizi assolutamente necessari.
Forse avete ritenuto di aver accolto le nostre richieste di servizi riservandoci la possibilità di utilizzare una palestra nella zona sud dell’area ospedaliera, struttura difficilmente praticabile per coloro che ne hanno una esigenza estrema (Scuola Media S. Lucia). Ma, purtroppo, dobbiamo prendere atto del fatto che non è stato compreso lo spirito con cui questo gruppo di cittadini volenterosi sta cercando di operare. E’ vero, la nostra ambizione è quella di una urbanistica condivisa con chi vive sul territorio ma sembra che ciò non rientri nei programmi di codesta Amministrazione.
Nel frattempo, in data 12 novembre 2008 è stata fissata un’Assemblea pubblica presso la Circoscrizione n. 2, con all’ordine del giorno proprio le trasformazioni in corso e in programma sul territorio del quartiere di S. Lucia.
Riteniamo opportuno che l’Amministrazione da Lei rappresentata dia ai cittadini, prima che sia troppo tardi, un segnale forte di apertura al dialogo.
Le chiediamo quindi di astenersi dal firmare qualsiasi documento decisivo per le sorti della aree in oggetto sino all’esito dell’Assemblea pubblica del 12 novembre p.v., prestando ascolto ai dubbi, alle perplessità e alle esigenze dei suoi concittadini.
Certi di una Sua adesione alla richiesta della cittadinanza rappresentata dal nostro Comitato ed in attesa di un Suo gentile riscontro, porgiamo i nostri distinti saluti.
Per il Comitato Santa Lucia
Il Presidente
Federico Cristini
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