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Madonna prende a pallonate la critica: “Macch?? difensivista, conta la mentalit??”

Alla vigilia della sfida con il Treviso l'allenatore respinge le accuse: "Con l'Ascoli ho inserito tre difensori perch?? in panchina avevo solo quelli. Nessuno parla delle assenze". E sul prudentissimo 4-1-4-1 dice: "A me ?? piaciuto. E poi non ?? questione di modulo, bens?? di atteggiamento". Caremi e Gabionetta recuperano.

“Mi accusano di aver fatto entrare tre difensori (Serafini, Bombardieri e Luoni, ndr) durante la partita con l’Ascoli, ma in panchina praticamente avevo solo quelli. Ferrari nell’intervallo ha accusato un risentimento: come avrei potuto giocare con due punte? Da un paio di settimane i miei si sacrificano, giocando fuori ruolo (come Laner) e stringendo i denti per far fronte alle emergenze. Gabionetta mi aveva chiesto il cambio alla fine del primo tempo, e alla fine qualcuno dovevo pur farlo rifiatare. Invece di tante polemiche, servirebbe un’informazione corretta che non c’è”.
Punto sul vivo dalle osservazioni impertinenti degli addetti ai lavori, alla vigilia della trasferta di Treviso Armando Madonna si lancia in un’articolata e pungente arringa difensiva. Per non passare per catenacciaro, spezzando una lancia anche a favore di chi scende sul terreno di gioco: “Le critiche non ci interessano, noi andiamo avanti per la nostra strada. Siamo gli stessi di prima, anche se ora leggo che la presunta crisi sarebbe alle spalle. Molti non se ne accorgono, ma tutte queste assenze comportano fatica e sacrifici”. Gabionetta e Caremi, usciti malconci dalla vittoria di sabato scorso, figurano tra i convocati. Che sono diciotto, ovvero gli stessi dell’ultima volta al netto dello squalificato Gervasoni.
E c’è anche Ferrari, l’altro acciaccato di lusso: un preludio al ritorno del 4-4-2? “Deciderò domani, ma a me il 4-1-4-1 messo in mostra sabato è piaciuto moltissimo – rimarca Mindo -. Ma non è questione di modulo: in quel caso dovevo chiudere assolutamente gli spazi e togliere l’iniziativa ad un avversario bisognoso di punti e riscatto, perciò ho arretrato Caremi quasi a ridosso della difesa. Serviva che i centrocampisti rientrassero in copertura, e ciò è avvenuto: sono soddisfatto dei miei ragazzi. Lo schieramento in campo è uno strumento che cambia a seconda delle circostanze, ciò che conta davvero è la mentalità”.
Del resto anche il Treviso di Beghetto, Smit (ex Atalanta) e D’Aversa (ex Siena), ultimo con 6 punti con il Modena e reduce dalla scoppola di Grosseto (4-1 per i toscani), quest’anno ha spesso cambiato volto: “Infatti passano con disinvoltura da un modulo con tre difensori e un suggeritore, con Scaglia dietro Beghetto e Musetti, a uno schema più classico in altre occasioni – osserva il tecnico seriano -. Adottando il 3-4-1-2, per dire, sono riusciti a battere il Piacenza, contro il quale noi avevamo penato. L’allenatore Luca Gotti è molto preparato e non lascia nulla al caso: oltretutto ha preso in mano una squadra che partiva da quattro punti di penalizzazione. Anche lui è stato messo discussione, però: a volte il nostro mondo è veramente incomprensibile”.

PROBABILI FORMAZIONI 
Treviso, sabato 1° novembre, stadio “Omobono Tenni” (ore 15)

TREVISO (4-3-2-1): Cordaz; Baccin, Bonucci, Scurto, Smit; Scaglia, D’Aversa, Palermo; Pedrelli, Musetti; Beghetto (Guardalben, Zaninelli, Pianu, Guigou, Missiroli, Foti, Piovaccari). All. Gotti.
ALBINOLEFFE (4-1-4-1): Narciso; Garlini, Conteh, Serafini, Renzetti; Caremi; N. Madonna, Laner, Carobbio, Gabionetta; Ruopolo (Coser, Bombardieri, Luoni, Maino, Geroni, Daffara, Ferrari). All. A. Madonna.

Arbitro: Baracani di Firenze.

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