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Ricostruzione

La rivendicazione e l’intervista mancata al tg4

Dopo aver ucciso l'ex moglie e una sua amica Anacleto Roncalli, 67 anni, di Villa d'Adda, ha urlato in un bar di Bergamo la sua verita sul duplice omicidio. Poi ha raggiunto Cologno Monzese, voleva farsi intervistare da Emilio Fede negli studi Mediaset. Sul luogo del delitto aveva anche lasciato un volantino di rivendicazione in cui si autopresentava come eroe "contro gli immigrati".

E’ stata ricostruita nei dettagli la giornata del 17 settembre 2008 vissuta da Anacleto Roncalli (nella foto), l’idraulico in pensione di Villa d’Adda che ha ucciso a coltellate l’ex moglie Nataliya Holovka e l’amica di lei Alla Smirnova, rispettivamente di 43 e 42 anni.
Poco prima dei due massacri lo stesso duplice omicida aveva lasciato in casa, ai due figli avuti dal primo matrimonio, un biglietto nel quale annunciava che lo avrebbero ritrovato nel carcere di via Gleno, dato che con ogni probabilità aveva già programmato di costituirsi.
Il primo omicidio attorno alle 7,30 a Villa d’Adda, il secondo alle 8, o pochi minuti più tardi, a Locatello, lungo la provinciale della Valle Imagna. In entrambi i casi Roncalli ha lasciato sul luogo del delitto un biglietto, che aveva stampato e fotocopiato a casa sua. Sul foglio una sua foto, in bianco e nero, e subito dopo scritte deliranti: Roncalli si presenta come un "vendicatore nazionalista", che ha impugnato un coltello da cucina contro "l’invasore", ovvero contro gli immigrati. Il documento rappresenta l’apice dell’odio che l’uomo aveva covato nei confronti della moglie, confondendo la stessa donna con gli immigrati.
Ripartito da Locatello, non è chiaro se l’omicida sia passato da Bergamo città prima di andare a Cologno Monzese oppure se da Cologno Monzese abbia poi raggiunto Bergamo per presentarsi in carcere. Di sicuro è stato agli studi Mediaset, dove ha chiesto di poter parlare con il direttore del tg4, al quale voleva confessare in diretta tv i due massacri. Qualcuno non gli ha creduto (una guardia giurata degli studi televisivi) e l’intervista in tv è saltata. Anacleto Roncalli ha quindi raggiunto Bergamo, ed è entrato in un bar, attorno alle 11: un telegiornale parlava dell’omicidio di Villa d’Adda e l’uomo, quasi in una nuova rivendicazione, di fronte ad un caffè, ha urlato di aver "ucciso due donne, non solo una". I clienti sono rimasti basiti, non sono riusciti a credergli. L’ex idraulico, a quel punto, si è spostato verso via Gleno, ha suonato al citofono dell’ingresso principale del carcere: ha dichiarato ad una guardia di aver ucciso due donne e la guardia ha subito chiamato i carabinieri. E’ scattato il fermo.

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