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Vieri a Zingonia, scoppia la contestazionema Bobo è tranquillo: “Riconquisterò i tifosi”

Come previsto la presentazione del bomber si è svolta in un clima di tensione. Gli ultrà se la sono presa con tutti: giocatore, società e giornalisti. "Non sei degno" gli avevano scritto nei manifesti. E fuori dal centro Bortolotti gliel'hanno gridato in faccia. Lui non si impressiona e spiega: "Sono tornato per riconoscenza verso Ruggeri".

Strada bloccata, striscioni e insulti contro il giocatore, la società e i giornalisti. Il ritorno di Bobo Vieri a Zingonia, come era stato ampiamente previsto, è avvenuto in un pesante clima di contestazione da parte di un gruppo di ultrà. "Non sei degno" gli avevano scritto nei cartelli affissi in tutta la provincia. E questa mattina gliel’hanno gridato in faccia. Ma l’attaccante, in conferenza stampa, ha preferito evitare una risposta diretta:"Le contestazioni non mi interessano. Sono convinto che riuscirò a ricucire il rapporto con i tifosi. Sono tornato all’Atalanta perchè sono riconoscente alla famiglia Ruggeri. Prima mi hanno lanciato nel grande calcio e poi mi hanno permesso di curarmi". E l’esultanza quando segnò all’Atalanta con la maglia della Fiorentina? "Ero troppo felice perchè era tanto tempo che non segnavo. Lì per lì non mi sono reso conto delle conseguenze. Ma non volevo mancare di rispetto ai tifosi nerazzurri".  
Quando il giocatore ha lasciato il Centro Bortolotti di Zingonia gli ultrà hanno cercato di bloccare l’auto, accompagnando il tutto con cori e insulti. Sfogata l’ira contro Vieri, gli stessi si sono scagliati contro i giornalisti presenti. Ci sono stati attimi di forte tensione. Anche perchè le forze dell’ordine, nonostante si paventassero problemi, erano praticamente assenti.
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