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Presidente, la libertà di stampa conta più dei litigi con Ongis

Senza stare a scomodare la libertà di stampa e di opinione, non è gradevole vedere un politico che rifiuta di essere intervistato da un giornalista perchè non gradito. Valerio Bettoni, da personaggio sanguigno qual è, si è fatto prendere la mano nel chiedere al Partito Democratico di sostituire la moderatrice prevista per l'incontro in programma con Roberto Bruni (sindaco di Bergamo) e Mirosa Servidati (segretaria provinciale del Pd).

Senza stare a scomodare la libertà di stampa e di opinione, non è gradevole vedere un politico che rifiuta di essere intervistato da un(a) giornalista perchè non gradito. Valerio Bettoni, da personaggio sanguigno qual è, si è fatto prendere la mano nel chiedere al Partito Democratico di sostituire la moderatrice prevista per l’incontro in programma con Roberto Bruni (sindaco di Bergamo) e Mirosa Servidati (segretaria provinciale del Pd). Proprio lui che non ha paura di nulla e di nessuno non doveva cadere in un gesto che puzza di censura e di prepotenza. Così facendo, anche se aveva ed ha delle ragioni per ritenersi bersaglio privilegiato di articoli e reportage non sempre benevoli (pur formalmente corretti) da parte de L’Eco di Bergamo, si è messo dalla parte del torto.
No, presidente Bettoni, non si fa così, bisogna avere rispetto dei giornalisti. Se scrivono cose inesatte li si corregge, se sono scorretti li si porta in Tribunale. Sottrarsi al confronto, o chiedere di "eliminare" una cronista non gradita (il che è la stessa cosa), è un atto di debolezza.
Che il giornale diretto da Ettore Ongis utilizzi spesso e volentieri la propria influenza per fare politica (ruolo che non compete a nessun giornale) lo sanno ormai tutti. Che in questi anni il suddetto quotidiano abbia riservato alla Provincia le premurose attenzioni che sono state risparmiate ad altri enti pubblici dove magari governano gli amici degli amici, è altrettanto notorio. Ma sopra le piccolezze umane e giornalistiche ci sono i sacri principi del rispetto dei ruoli e della libertà di opinione.
Presidente Bettoni, riconosca di aver esagerato e ponga rimedio. Vedere Ongis e i suoi colleghi nei panni dei martiri sarebbe davvero il colmo.

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