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Esondazioni, il sindaco di Arcene accusa: “Soluzioni ancora lontane”

Grossi temporali estivi hanno già imperversato nella Bergamasca nelle ultime due notti. Ce ne sarebbero altri in agguato e il rischio, soprattutto nella Bassa Bergamasca, è di esondazione di molte rogge, com'era accaduto a maggio. Dopo quegli eventi il sindaco di Arcene Michele Luccisano, in parte interessato al problema, aveva sollecitato soluzioni immediate. Soluzioni che mancano ancora. Luccisano torna sulla questione.

Grossi temporali estivi hanno già imperversato nella Bergamasca nelle ultime due notti. E altri – secondo gli esperti del meteo – sarebbero in agguato. Il rischio è che molte rogge della Bassa Bergamasca non reggano le portate d’acqua, com’era accaduto a maggio a Brignano e Castel Rozzone, dove intere zone dei due paesi erano rimaste sott’acqua. Dopo quegli eventi il sindaco di Arcene Michele Luccisano, in parte interessato al problema, aveva sollecitato riunioni e soluzioni immediate. Oggi torna sulla questione con una lettera, che pubblichiamo di seguito.

 "A conclusione di un mio intervento sui quotidiani locali dopo gli ingenti danni provocati in alcuni paesi della bassa pianura (Brignano Gera d’Adda e Castel Rozzone i più colpiti) dai forti temporali di maggio, sollecitavo una responsabilizzazione forte degli amministratori locali a vario titolo interessati al problema delle esondazioni e suggerivo loro di chiuderci in una stanza e non uscirne fino a quando l’analisi oggettiva del fenomeno non avesse sortito un’indicazione di soluzioni efficaci. Avevo paura che passati i primi giorni e le polemiche sulle responsabilità, tutto sarebbe passato nel dimenticatoio. Come è purtroppo avvenuto tante altre volte in passato.
Ho saputo dalla stampa quotidiana locale, che nei giorni successivi all’esondazione di maggio i sindaci di Brignano e Lurano si sono incontrati con l’assessore regionale all’Urbanistica Davide Boni e che da lui avrebbero ottenuto lo sblocco di un contributo della Regione utile a far completare i lavori di collettazione delle acque lungo la fascia che interessa anche – detto per inciso – il Comune di Arcene di cui sono sindaco. E che presto sarebbe stata convocata una riunione alla quale tutte le parti in causa avrebbero dovuto essere invitati.
A distanza di qualche mese e con i temporaloni estivi in agguato, mi permetto di sollecitare ai colleghi sindaci, ma ovviamente anche al presidente del Consorzio di bonifica ed agli uffici della Regione, di non lasciare passare ancora tanto tempo e di ritrovarci davvero per discutere della questione. Lo dico convinto che i lavori per la realizzazione della gronda est del collettore delle acque non costituisca da sola la soluzione al problema. E suggerirei di invitare alla riunione chi di collettamento delle acque in passato si è occupato per conto dei comuni della fascia e, cioè, la RIA S.p.A. – società partecipata, fra gli altri, dai comuni di Verdello, Verdellino, Ciserano, Arcene, Lurano e Pognano – il suo presidente Severino Bottinelli ed i suoi tecnici.
Facciamolo presto, prima che altri incolpevoli cittadini abbiano a lamentare altri danni alle proprie abitazioni. Facciamolo subito, prima che l’acqua democratica del cielo della Lombardia dopo aver colpito a destra ed a manca, colpisca magari anche . . . al centro".
 
Michele Luccisano, sindaco di Arcene
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