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Federconsumatori denuncia il “caro caffè”

Il costo della tazzina di caffè continua a salire. Anche a Bergamo. Lo denuncia Federconsumatori che mette nel mirino, per l'aumento ad un euro, lo storico Bar Balzer. L'associazione che tutela i diritti dei consumatori non tira solo le orecchie ai locali "esosi" ma segnala anche chi si sforza di non pesare troppo sulle tasche dei propri clienti.

Federconsumatori Bergamo denuncia che nella nostra città è stato raggiunto il prezzo di 1,00 euro per una tazzina di caffè. Detentore del poco invidiabile primato è il caffè Balzer sul Sentierone che, al tempo dell’entrata in circolazione dell’Euro, si distinse per avere mantenuto a 75 centesimi di euro il costo dell’espresso, mentre altri già cambiarono le 1.500 lire con 80 centesimi.
Evidentemente chi oggi dirige l’Azienda non ritiene più valide le motivazioni che al tempo furono apprezzate dai Consumatori. Nell’ottica di evidenziare i rincari ingiustificati  e i comportamenti rispettosi anche delle risorse dei Cittadini, ricordiamo che in città e provincia la maggior parte degli esercenti ha approfittato del nuovo listino emesso da ASCOM e fa pagare il caffè 0,90 €. Allo stesso tempo resistono realtà virtuose in centro Bergamo dove un ottimo caffè vien fatto pagare 0,80 euro. Fra queste eccezioni segnaliamo: L’ART CAFFE’ di Piazza Pontida; PASQUALINA in Via Borfuro;  Bar JUBA di Via Tiraboschi; il CAFFE’ della PIAZZETTA MANZU’ in Via S. Alessandro.
Anche se il Caffè al bar non è un prodotto indispensabile, questo non giustifica la speculazione a carico dell’ultimo anello della catena; perciò Federconsumatori invita a scegliere in base al criterio di rapporto prezzo/qualità, penalizzare gli esosi e “premiare” gli esercenti che meglio trattano i loro Clienti.

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