Ol Carneal de Taù, ecco il nome dell’ormai celebre palio della Val Calepio. Il capoluogo di Castelli Calepio, finalmente, dopo un tempo avverso che ne ha causato il rinvio a domenica 1 marzo, si è finalmente colorato di blu, rosso e giallo. I colori dei rioni, baciati da un sole splendente, hanno sfilato con tutta la loro magia per la via Aldo Moro. I cambiamenti dell’asse urbano interno del paese hanno influito su questa scelta. Per al prima volta si è abbandonato il centro storico, con un ottimo risultato, considerata la portata più ampia della nuova locazione.
Centinaia le persone lungo il grande viale. Residenti e non hanno assiepato dalle prime ore i marciapiedi, aggiudicandosi la migliore visuale. Cercare di contare i figuranti è quasi impossibile. Dire tanti, è riduttivo, ma questo è.
Colore, gioia, allegria e tanta passione. Passione che li ha accomunati in tutti i mesi della preparazione, tra costumi, coreografie e meravigliosi carri allegorici. Quest’anno non riporterò il vincitore, perché il vero trionfo è della comunità. Unita, coesa e con voglia di ridare vita alle vie del paese.
Il rione dei blu, il Castello, ha aperto le “danze”, essendo il vincitore uscente 2014. Il tema di quest’anno è la magia. Un’ esplosione di maghi, streghe, gufi e pozioni sotto lo sguardo di un drago di cartapesta, a dir poco stupefacente, che faceva capolino da un bellissimo castello. A seguire tanto zucchero e dolcezza con il rione dei gialli, Falconi, con dolcissimi bambini travestiti da confettini, caramelle , bon bon; la tematica inutile dirlo: Candy man. Tanti colori, e una ricerca nei dettagli degna del miglior cake design: un cocktail ad alto contenuto glicemico.
A chiudere il rione dei rossi, San Salvatore. Gli evanescenti, sognatori, filosofi e portatori di pace , nonché figli dei fiori. Non poteva mancare il “flower power”, tema ampiamente rappresentato e curato, con un bel furgoncino volkswagen in cartapesta e una discoteca mobile che invitava a ballare e muoversi anche i pali come la sottoscritta.
Tanto amore, tanta allegria e i bambini ipnotizzati. Credo che quest’anno la vittoria sia davvero di tutti. Riuscire a ritagliare qualche ora di serenità, spensieratezza e voglia di vivere è la coppa più alta da alzare al cielo. E tutti i partecipanti la possano sollevare con orgoglio.
Chiara Copler
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