Più che il Piave, il fiume che dovette accorgersi del passaggio dei primi soldati italiani fu l’Isonzo: l’esercito regio si mosse su un fronte lungo quasi 450 chilometri, una linea frastagliata quasi sempre in territorio alpino o prealpino, con quote elevate e poche vie di comunicazione, solitamente strette e malagevoli.