Il generale Cadorna apparteneva al novero dei comandanti teorici: per lui l’idea era tutto e l’empirismo una parola da cancellare dal vocabolario. Come per Cadorna, per moltissimi strateghi, veri o presunti, della prima guerra mondiale la battaglia era una questione astratta: le linee erano disegni sulla carta, i reparti vettori immaginari di colori diversi, che si muovevano avanti o indietro, che si spostavano, che scomparivano.