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“I vestiti della musica”, a Pognano Paolo Mazzucchelli racconta De André

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Sabato 23 marzo alle 21 al cineteatro di Pognano Paolo Mazzucchelli presenterà “I vestiti della musica – Speciale De André”.

Il cantautore e poeta genovese è sicuramente l’artista italiano più prestigioso e amato da tutti; ha scritto brani che sono vere e proprie poesie, dato vita ad album che non dovrebbero mancare in ogni discografia che si rispetti. Ci ha lasciato l’11 gennaio 1999 e quest’anno ricorre dunque il ventesimo anniversario di quel triste evento. Anche la Parrocchia di Pognano vuole ricordarlo con una serata tanto particolare quanto prestigiosa, pensata nell’ambito della tradizionale Sagra di San Giuseppe.

Significative le parole dello stesso cantautore per sottolineare la sua saggezza e sensibilità verso le problematiche sociali: “Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane, ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame”.
E non meno quelle di Don Gallo: “Quanti 0Geordie’ o ‘Michè’, ‘Marinella’ o ‘Bocca di Rosa’ vivono accanto a me, nella mia città di mare che è anche la tua. Anch’io ogni giorno come prete, ‘verso il vino e spezzo il pane per chi ha sete e fame'”.

Paolo Mazzucchelli porta da anni in giro per l’Italia I vestiti della musica, spettacolo dedicato alle copertine dei vinili, in cui ne racconta grafiche, storie e… segreti. Un lavoro che è stato anche pubblicato in due coloratissime edizioni librarie, la prima autoprodotta e la seconda per i tipi di Stampa Alternativa. Per l’occasione, Mazzucchelli punta l’obiettivo su Fabrizio De Andrè: l’opera del cantautore genovese viene analizzata dal punto di vista grafico, con un’affascinante quanto insolita analisi delle copertine dei suoi dischi più famosi, raccontate e contestualizzate nell’ambito della più generale nascita ed evoluzione della grafica applicata alla musica “pop”.

Ospite d’eccezione il chitarrista Giorgio Cordini, già a fianco di Faber negli ultimi tour, che eseguirà alcuni brani dell’indimenticabile, grande genovese. L’incontro sarà l’occasione per presentare ben tre libri.

Questa volta non è un nuovo concerto o uno spettacolo musicale o un nuovo CD, ma un libro: Giorgio Cordini, musicista che ha suonato per otto anni a fianco di Fabrizio De André, tra il 1991 e il 1998, si cimenta in un’attività che per lui è perlomeno insolita, rispetto a quella abituale di chitarrista. Ha rimesso in ordine i ricordi di quegli otto anni in cui è stato uno dei musicisti della band di Fabrizio De André, dando vita a una raccolta di racconti e aneddoti che lo descrivono nel ruolo di collaboratore musicale di uno dei più grandi cantautori italiani. E nel descriversi riesce a raccontare un Fabrizio De André a tratti inedito, dai comportamenti spesso inattesi, che a volte stupiscono e ci fanno sorridere e che ci danno l’ennesima conferma della sua grandezza di artista e di uomo. Alfredo Franchini, scrittore, giornalista e amico di Fabrizio De André scrive: “In questo prezioso libro, quasi un diario redatto da chi è stato con lui in prima fila sul palco e a stretto contatto nella vita, Giorgio Cordini ci regala una manciata di perle, una testimonianza sul valore del De André musicista e soprattutto del De André uomo, capace di entrare in empatia con chiunque avesse di fronte”.

La data dell’uscita del libro coincide con il ventesimo anniversario della scomparsa di Fabrizio De André, una scelta questa che vuole sottolineare l’intensità del ricordo e dell’affetto che legano Giorgio Cordini al cantautore genovese e che il passare del tempo ha reso ancora più vivi.

Il libro è pubblicato da Fingerpicking.net e distribuito in tutte le librerie dalle Edizioni Curci. Inoltre si può trovare nei principali store on line sia in formato cartaceo che digitale.

Altro ospite della serata sarà Enzo Gentile, che si occupa di musica praticamente da sempre, come giornalista, conduttore radiofonico, consulente per dischi, cinema e teatro, curatore di mostre e manifestazioni, docente. Inizia professionalmente a metà degli anni Settanta, con le prime emittenti in Fm, per poi passare a scrivere su quotidiani e riviste di ogni periodicità, pubblicando il primo libro, Note di pop italiano, nel 1977. Da allora collabora, sempre da free lance, per un centinaio di testate (Repubblica, Mattino, Sole 24 Ore, Epoca, Europeo, Diario, Jam, Rolling Stone, Linus…), seguendo migliaia di concerti e festival, tra recensioni e interviste ai maggiori protagonisti del panorama musicale internazionale. Direttore artistico di numerose rassegne musicali di grande seguito, tra cui Suoni & Visioni, Music Club, Naturalmente pianoforte, ha al suo attivo una ventina di libri e cataloghi: tra i principali Arcipelago rock (Mondadori), il Dizionario del pop-rock (Zanichelli), Beatles a fumetti (Skira), Time after Time (Hoepli), Hendrix ’68 (Jaca Book). Da quindici anni tiene il corso di Storia della musica pop-rock al Master di comunicazione all’Università Cattolica di Milano. Motociclista, appassionato di calcio e birre rosse, nella prossima vita farà il chitarrista.

“I vestiti della musica” è un viaggio multimediale attraverso il ruolo tutt’altro che secondario delle copertine dei Long Playing nella storia della musica pop rock degli ultimi sessant’anni. Da contenitore anonimo a vero e proprio strumento di marketing, a mezzo di comunicazione fra l’artista e il suo pubblico, sino a divenire autentico oggetto d’arte e specchio della creatività di alcuni dei migliori grafici dei decenni passati. Le copertine dei dischi rappresentano un’occasione – spesso sottovalutata – per gustare appieno un disco, per comprendere a fondo il periodo storico e il contesto sociale in cui è maturato.

Dagli anni Quaranta del secolo scorso alle soglie del nuovo millennio, il racconto ripercorre l’evoluzione della musica pop rock attraverso le copertine, dalle più note sino a quelle più rare. Ad ogni capitolo è abbinato un elenco di brani “dedicati” che possono essere utilizzati come colonna sonora durante la lettura o come strumento per una più approfondita comprensione dei temi trattati.

Paolo Mazzucchelli, appassionato di musica, da più di trent’anni si occupa di programmazione in campo musicale, ideando e realizzando decine di iniziative e rassegne, sempre a cavallo fra spettacolo e divulgazione culturale. È stato definito “raccontatore di musica”, appellativo che, con un sorriso, accetta ben volentieri.

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