• Abbonati
sabato
3
Dicembre
domenica
18
Dicembre

“SehenSucht”, l’arte si interroga sull’Alzheimer

Evento Terminato

sabato
3
Dicembre
domenica
18
Dicembre
  • DOVE
  • CONDIVIDI

Dal 4 al 18 dicembre alla Domus Magna – palazzo della Misericordia in Bergamo Alta è allestita “SehenSucht”, installazione con cui l’arte s’interroga sull’Alzheimer. L’inaugurazione si terrà sabato 3 dicembre dalle 18 alle 20, con aperitivo.
Nei giorni seguenti, l’esposizione si potrà visitare sabato e domenica dalle 10 alle 16, con ingresso libero.
L’Alzheimer è una nuova condizione dell’essere umano? Nasce da questa domanda l’installazione di arte contemporanea SehenSucht, immersione polifonica in un mondo reale occultato, silenziato, ma vicino e molto diffuso.
Promossa e organizzata da DI + Onlus, associazione che si occupa di progetti di arte relazionale, “SehenSucht” parla il linguaggio dell’arte contemporanea per comunicare una visione complessa e una serie di domande esistenziali sulla pandemia dell’alzheimer. Filosofia, antropologia, evoluzione dell’uomo, relazione sentimentale, memoria, errore, linguaggio.
La stessa parola SehenSucht è un lapsus, una parola nata da un errore di rammemorazione del termine tedesco “sehnsucht”: “Sehnen/avere nostalgia” con l’aggiunta di una “e” si trasforma in “sehen/vedere”. Il termine accostato a “sucht/brama e anche dipendenza”, esprime un desiderio ossessivo di vedere, una brama di visione.
La riflessione che conduce a “SehenSucht” è emersa progressivamente nel corso del progetto d’arte relazionale ”a a a a” (2011-2014) nato e realizzato a Bergamo per volontà di Carolina Lussana (caregiver) e di sua madre Gianna Bartolini (con morbo di alzheimer), con cui l’artista Laura Morelli ha iniziato a indagare lo speciale universo relazionale che scaturisce dall’Alzheimer, con l’obiettivo di farlo scoprire al pubblico.
Per quattro anni l’artista Laura Morelli e la documentarista Sara Luraschi hanno lavorato a stretto contatto con il mondo dell’Alzheimer (malati, familiari, personale medico e paramedico, volontari, animatori e le persone che si occupano di cura e sostegno), al fine di raccogliere e potenziare le visioni positive dei singoli. Con il procedere dell’esperienza relazionale hanno, passo dopo passo, costruito una visione collettiva complessa e visionaria: SehenSucht
L’installazione SehenSucht è il frutto del dialogo fra lo sguardo delle due autrici, l’incontro di due estetiche relazionali che hanno preso forma scavando nelle 32 ore di riprese video accumulate durante questa esperienza.
SehenSucht è composta da tre installazioni
Si comincia con “Le parole e le cose” in cui le artiste ci propongono di attraversare una soglia di libri. Libri che le autrici in questi anni hanno letto, studiato, condiviso – e che ci avviano nel mondo di SehenSucht. Sono pensieri e visioni tradotte in parole che, superata la soglia, si condensano in 8 parole chiave accompagnate da altrettanti oggetti: una ruota di bicicletta, un prato sintetico, un quaderno delle tabelline, ecc. Oggetti che si ritrovano nel percorso dell’opera con significati sempre diversi e parole che scandiscono SehenSucht.
Siamo pronti per l’immersione nell’installazione SehenSucht che si presenta come la proiezione in sincrono di due video: le visioni delle due artiste dialogano. I due video attingono allo stesso materiale ma ciascuna è un distillato da prospettiva differente; a volte si sovrappongono e corrispondono, altre volte invece vivono in autonomia ma sempre dialogano.
Lo spazio espositivo è diviso a metà da uno schermo di tulle, stratificato e leggero, sul quale è proiettato un video per ogni facciata. Il pubblico può girare attorno alle proiezioni a 360° e lo schermo velato consente che le due proiezioni siano visibili in contemporanea, da entrambi i lati, con diverse trasparenze, arrivando a lasciar cadere a terra le sue tracce luminose.
L’opera è composta da quattro capitoli: Tempo/Parola, Morte/Ritratto, Memoria/Corpo, Economia/Domestica.
Conclude il percorso la stanza “Archeologia”, una stanza da proiezione cinematografica in cui si possono vedere in successione i due video integrali, il primo corpus da cui è nato SehenSucht.
Il video di Laura Morelli è una riflessione sull’essere umano. L’artista utilizza brani di video già prodotti durante il progetto d’arte relazionale “a a a a” video-idee, spot, performance, e le combina con la lettura fuoricampo di alcuni brani tratti dall’enciclopedia Einaudi (1977-84), dalle voci: Vita/Morte di Nicole Belmont; Medicina/Medicalizzazione di Ongaro Basaglia, Franca e Giorgio Bignami; Tempo/Temporalità di Krzysztof Pomian; Memoria di Jeaques Le Goff, Krzysztof Pomian.
Il video di Sara Luraschi, invece, è una narrazione emotiva dalle riprese realizzate durante e dopo la conclusione del progetto d’arte relazionale “a a a a” e da alcuni materiali d’archivio. All’interno di una narrazione lineare emergono sovrapposizioni temporali e associazioni libere tra volti, corpi, movimenti, colori e parole, in un percorso di progressiva astrazione e rarefazione.
Nell’ambito della mostra sono in programma iniziative di coinvolgimento per differenti fasce di pubblico: dalle visite in compagnia delle autrici del progetto, di un’attrice di teatro e delle protagoniste dirette dell’esperienza dell’Alzheimer, ai laboratori per i bambini invitati a scoprire la loro ombra come un’amica immaginaria, fino ad aperitivi e tea party.

All’esposizione sono abbinati diversi appuntamenti (solo su prenotazione a info@associazionedipiu.org):
– 4 dicembre visite con Carolina Lussana;
– 10 dicembre “L’amico immaginario”, laboratorio per bambini dai 5 ai 7 anni, condotto dall’attrice Raffaella Chillè (Kosmocomico Teatro), specializzata in didattica per l’infanzia. Alle 10.30/11.30/14.30/15.30;
– 10 dicembre visite con Raffaella Chillè;
– 11 dicembre visite con Ornella Spinelli;
– 17 dicembre visite con Laura Morelli;
– 18 dicembre tea party | visite con Sara Luraschi.

segnala il tuo evento gratuitamente +

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI