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“Scoprire la bellezza, vivere la responsabilità”, settimana della memoria nell’Isola Bergamasca con Libera

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Il presidio di Libera “Isola Bergamasca e Valle Imagna” organizza la tradizionale “Settimana della Memoria”, dedicata a Gaetano Giordano e Rita Atria. La manifestazione, che si svolgerà tra il 3 e il 19 novembre, è intitolata “Scoprire la bellezza, vivere la responsabilità” e si snoderà su cinque paesi per sei appuntamenti.
Si comincerà giovedì 3 novembre alle 20.30 alla sala della proloco di Berbenno, con l’incontro “Mafie in bergamasca”, con Luca Bonzanni. Il sabato successivo, 5 novembre, sempre a Berbenno, si terrà una cerimonia lungo tutta la giornata, a partire dalle 11 con l’affissione della targa alla casa famiglia di via Milano (bene confiscato); la visita alle 17,30 alla Casa e l’incontro con Diego e Patrizia, per finire, alle 19.30, all’oratorio verrà proposta la cena della legalità.
Lunedì 7 novembre l’appuntamento è a Terno d’isola, alle 20.30 alla sala parrocchiale, dove sarà la volta di “Morire per raccontare la verità”, incontro con Davide Palmisano, figlio di Marcello, giornalista del Tg2 ucciso in Somalia. Giovedì 10, a Villa d’Almè, commemorazione di Gaetano Giordano, nell’anniversario della morte: ci sarà la messa alle 18 nella parrocchiale del paese.
Sabato 12 novembre, a Brembate, seconda giornata “Libera”, con l’affissione della targa al bene confiscato in via Tolstoj, e alle 20.30, in oratorio, il film “La nostra terra”, di Giulio Manfredonia, con Stefano Accordi e Sergio Rubini.
Sabato 19 novembre, infine, la giornata conclusiva, a Suisio, con l’affissione della targa in via Fermi 69 (alle 11); i lavori di sistemazione del giardino della villetta di via Martin Luther King (a cui sarà devoluto il ricavato della cena della legalità che si terrà in oratorio dalle 19.30).
“Quest’anno – dicono dal presidio di Libera Isola e valle Imagna – le iniziative prevedono una particolare attenzione ad alcuni dei beni confiscati esistenti sul nostro territorio, allo scopo di sottolinearne la provenienza e l’importanza. È l’inizio di un percorso di valorizzazione che si vuole estendere in prospettiva a tutti i beni. Accanto a questo aspetto, rimane centrale l’attenzione alla memoria delle vittime innocenti delle mafie”.

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