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Operetta, alla sala Piatti “La reginetta delle rose”

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Sabato 11 febbraio alle 16 alla sala Piatti di Bergamo andrà in scena l’operetta “La reginetta delle rose”, nell’ambito della rassegna proposta da Denia Mazzola e da Ab Harmoniae Onlus, con una nuova avvincente vicenda d’amore.
Si tratta della prima esecuzione in Bergamo dell’operetta composta nel 1911 da Ruggero Leoncavallo durante il suo soggiorno londinese per un allestimento di Pagliacci.
Il compositore napoletano, incontrando a Montecatini Giovacchino Forzano – giornalista, direttore de Il giornale Apuano, cineasta, scrittore e librettista di numerose opere di compositori della Giovane Scuola quali Puccini, Mascagni, Giordano, Wolf Ferrari e appunto, Leoncavallo – accolse l’idea dell’operetta che il librettista Forzano avrebbe nel 1915 tradotto in un soggetto per il film muto.
La vicenda si svolge a Londra per “l’erigendo ricovero dei piccoli cani abbandonati”; Max, principe ereditario di Portowa, incontra – in incognita e durante una festa di beneficenza – Lilian, la bella fioraia e se ne innamora, ricambiato.
Invitata a raggiungerlo a Portowa per occuparsi dei giardini reali, Lilian scoprirà che Max è l’erede al trono al quale la terribile reggente Mikalis, nega il permesso di unirsi in matrimonio. La protagonista sarà imprigionata al suo arrivo a Portowa e verrà liberata poi per volontà dell’erede al trono; si troverà anche in un fermento rivoluzionario che scaccerà l’antica reggente per nominare Max, l’erede al trono, nuovo sovrano di una monarchia costituzionale. Con lo stelo di una rosa, allora, Lilian inviterà il principe a firmare la Costituzione per il bene del proprio popolo e, alla sua decisione di lasciar Portowa, sarà invece trattenuta e proclamata da Max Regina di Portowa o la Reginetta delle rose.
Classificata come appartenente al genere “operetta”, La reginetta delle rose risulta essere in realtà un grande lavoro operistico considerato il grande impegno vocale richiesto agli interpreti il consistente organico strumentale previsto in orchestra.
Assai raramente proposta nelle stagioni liriche teatrali La reginetta delle rose trovò nella concertazione e direzione del Maestro Gianandrea Gavazzeni una fra le più significative rappresentazioni in Italia con Denia Mazzola Gavazzeni come interprete del ruolo titolo.
Con la collaborazione di Fondazione Mia gli interpreti dell’edizione proposta da Ab Harmoniae Onlus a Bergamo, in sala Piatti, gli interpreti saranno accanto all’artista bergamasca che ne firma anche la regia i giovani usci dal concorso per audizioni di Ab Harmoniae Onlus: Rosario di Mauro, tenore, Mae Hayashi, mezzosoprano, Dalila De Leo, soprano e gli altri giovani artisti selezionati dall’associazione come fra i più valenti del panorama lirico italiano: Lucas Moreira Cordoso (anche vincitore Aslico 2017) e Claudia Roberta Strano.
Completano il cast il valente basso Gabriele Bolletta, e Marco Marfone, nel ruolo dell’agente americano di box.
L’operetta verrà eseguita al pianoforte e i costumi sono della casa d’arte Bianchi.
L’ingresso è libero e è gradita un’offerta che potrà sostenere le iniziative culturali solidali organizzate dall’associazione Ab Harmoniae Onlus che propone per i giovani.

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