• Abbonati
mercoledì
17
Maggio

“Non c’è Italia senza spine”, alla Fondazione Dalmine presentazione del numero di collezione Made by Italians

Evento Terminato

mercoledì
17
Maggio
  • DOVE
  • ORARIO
  • CONDIVIDI

Nell’ambito della produzione industriale e creativa è giusto parlare ancora di italianità? Se sì, cosa significa, di quali valori si fa portavoce e come essa guarda al futuro?

A rispondere è il mensile Domus che presenta un numero inedito per i suoi quasi novant’anni di pubblicazione. Nato da un’idea dell’editore Giovanna Mazzocchi come omaggio a quello che il suo storico direttore, Gio Ponti, amava chiamare l’“orgoglio del lavoro italiano”, il nuovo numero è interamente dedicato al “fare italiano”, concetto oggi più che mai sfaccettato, discusso e in continua evoluzione.

La pubblicazione verrà presentata mercoledì 17 maggio alle 17.30 alla Fondazione Dalmine.

Così come il disegno in copertina – opera di Alessandro Mendini, rielaborata per l’occasione – il numero s’intitola “Non c’è Italia senza spine”, ed è curato da Fulvio Irace per i contenuti e da Leonardo Sonnoli per la grafica. La monografia scatta una lucida fotografia alla bellezza progettuale, produttiva e creativa delle eccellenze italiane: una bellezza intesa come vocazione, come diritto e come dovere e monito.

Si parte dai progetti di ricostruzione post sisma a L’Aquila, Reggio Emilia ed Amatrice e dalla mappa dell’“Italia fragile”. Si procede attraverso le storie di chi, generazione dopo generazione e giorno dopo giorno, è esempio di italianità in tutto il mondo nei settori più vari. Si ricordano gli storici protagonisti del design italiano. E si giunge alla cultura d’impresa, sedimentata nei ricchi e ancora inesplorati archivi e musei aziendali.

La riflessione sul connubio tra progetto e territorio, che fa da fil rouge all’intero racconto, presenta infine alcuni progetti architettonici italiani, ma anche realizzazioni e idee dell’”Italiafuori dall’Italia”: da Gio Ponti a Teheran, a Renzo Piano a New York, a Caruso-Torricella Architetti nei vari paesi in cui Tenaris, Ternium e Techint operano come gruppo industriale globale.

Nella presentazione alla Fondazione Dalmine, l’archivio storico di una grande azienda oggi globale ma fortemente radicata sul territorio, discutono di questi temi Fulvio Irace e Donatella Bollani di Domus, Stefano Müller di TenarisDalmine e Giuseppe Caruso dello studio Caruso-Torricella Architetti.

Al termine dell’incontro, una visita alle realizzazioni di Caruso-Torricella Architetti nell’area industriale TenarisDalmine.

Per avere ulteriori informazioni consultare il sito internet www.fondazionedalmine.org, inviare un’e-mail a segreteria@fondazionedalmine.org oppure telefonare al numero 0355603418.

segnala il tuo evento gratuitamente +

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI