• Abbonati
giovedì
24
Novembre
domenica
15
Gennaio

“No Where, Now Here”, alla Gamec mostra di Rochelle Goldberg

Evento Terminato

giovedì
24
Novembre
domenica
15
Gennaio
  • DOVE
  • CONDIVIDI

Dal 25 novembre al 15 gennaio alla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è allestita “No Where, Now Here”, la prima mostra personale in un’istituzione europea di Rochelle Goldberg, a cura di Sara Fumagalli e Stefano Raimondi.
L’inaugurazione è giovedì 24 novembre alle 19. L’esposizione è aperta da lunedì a domenica dalle 10 alle 19; giovedì dalle 10 alle 22; martedì chiuso.
La mostra, ospitata nello Spazio Zero della GAMeC, si compone di una grande installazione,un tappeto di moquette marrone di oltre 200 mq distribuito sull’intera superficie dello spazio espositivo, che agisce come piattaforma monocromatica e paesaggistica su cui vengono presentati i lavori dell’artista: la grande opera No Where, Now Here – che dà il titolo alla mostra e che sviluppa il lavoro presentato quest’anno da Goldberg all’interno della collettiva Mirror Cellsal Whitney Museum di New York – accanto a una nuova serie di lavori scultorei e a un wall-drawing che si estende su tutte le pareti della sala.
Rochelle Goldberg contrasta ciò che viene prodotto a mano e ciò che viene fabbricato, il primordiale e il tecnologico, destabilizzando queste categorie e dirigendo l’attenzione verso il confine instabile dove il virtuale e il reale possono coesistere. Il lavoro di Goldberg mette in atto un’esperienza liminale, minando qualsiasi finalità e paradossalmente teorizzando la trasformazione quale forma ultima. La contaminazione dei materiali interessa l’intera superficie, che include il pavimento dello spazio, e si disperde ulteriormente sulle sculture e nello spazio attorno ad esse,permeando i contorni degli oggetti discreti. Il contatto materico, come viene impostato da Goldberg, porta a una sorta di “infezione”, a uno stato di flusso in cui i confini e le frontiere che fungono da forme di contenimento sono trasgredite e minate.

Attraverso un minimo slittamento semantico, il titolo della mostra, “No Where, Now Here”, produce una variazione di contesto, di spazio, di luogo e più in generale di significato.
No Where, Now Here funge da cornice ecologica e rappresenta il luogo incerto e dinamico da cui emergono le creature che abitano lo spazio espositivo: minacciose specie ibride, attirate da un’esca,fluttuano tra lo stato di stato di serpente e quello di pellicano, in un continuum trasformativo. Lo stato di predatore e preda è confuso, e addirittura invertito poiché i pellicani divorano valigette costituite dalla loro stessa sostanza. Sono cannibali riluttanti con una fonte di cibo a corto circuito. Inoltre, un gufo osserva le sue potenziali prede dall’alto. Anche lo stesso spettatore potrebbe essere divoratodal gufo vigile.
Accompagna la mostra un catalogo monografico, edito da GAMeC Books, che presenta una documentazione dei più significativi lavori di Rochelle Goldberg, accanto a un progetto d’artista realizzato appositamente per l’occasione e alla pubblicazione dettagliata dei lavori in mostra.
Include un breve saggio di Rochelle Goldberg e testi di Flora Katz (Curatrice indipendente, Parigi), Sara Fumagalli (Curatrice GAMeC, Bergamo), Ruba Katrib (Curatrice Sculpture Centre, New York), Jane Panetta, (Curatore associato Whitney Museum, New York), Piper Marshall (critico e curatore indipendente, New York) Stefano Raimondi (Curatore GAMeC, Bergamo) e una conversazione sui lavori dell’artista tra la storica dell’arte Leah Pires e la neuro scienziata Sara Costantino.
Il volume sarà disponibile al Bookshop del museo a partire dal mese di dicembre.

Rochelle Goldberg è nata a Vancouver, Canada. Tra le recenti mostre si segnalano la personale The Plastic Thirsty, presso lo Sculpture Center di New York e la collettiva Mirror Cells, presso il Whitney Museum of American Art di New York (2016). Altre importanti esposizioni istituzionali includono: Cyborg Seduction, BARRO, Buenos Aires (2016); Okayama Art Summit, Okayama, Japan (2016); Roadside Picnic, Kunstverein Dortmund (2016); Descartes’ Daughter, Swiss Institute, (2013).
La mostra alla GAMeC è la prima personale dell’artista in un’istituzione museale europea.
Il biglietto d’ingresso, valido per tutte le mostre in corso, è di 6 euro intero e 4 euro ridotto, gratuito per le scuole. Sono disponibili speciali biglietti famiglia 1+1 a 7,50 euro; 2+1 a 12 euro; 2+2 a 15 euro.
La biglietteria chiude un’ora prima degli orari di apertura della mostra.

segnala il tuo evento gratuitamente +

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI