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“Aspettando il Mondo Nuovo”, al Palazzo del Podestà incontro con Marco Pellegrini

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Sabato 2 aprile alle 17 al Palazzo del Podestà (Bergamo Alta) si tiene un incontro dal titolo “Guerra e pace nell’Italia del Cinquecento”.
Interviene Marco Pellegrini (Università di Bergamo), che illustrerà la realtà storica del secolo, tra orrori della guerra e profezie di pace.
Il sabato successivo, 9 aprile, alla stessa ora, è in programma un incontro dedicato a “L’innovazione nell’Italia del Rinascimento: inventori, brevetti e politiche economiche”. Il relatore sarà Luca Molà (European University Institute) che spiegherà come il genio degli italiani si sia tradotto in brillanti invenzioni.
I due appuntamenti, che insieme costituiscono il ciclo “Aspettando il Mondo Nuovo”, rientrano nel programma de “La primavera del Rinascimento”, nel quale storia, geografia, scultura e pittura incrociano i propri racconti in Bergamo Alta con due proposte espositive, per offrire al pubblico l’opportunità di immergersi in un “altro” Rinascimento. Si incontrano nel cuore della città antica, uno degli snodi culturali più importanti del territorio lombardo nell’ultimo quarto del Quattrocento – tra le raffinate originalità di Amadeo per la Cappella Colleoni e gli affreschi di Bramante in Piazza Vecchia.
Il percorso nasce da un progetto condiviso tra Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo e Fondazione Bergamo nella Storia e si realizza grazie alla costituzione di un vero e proprio network di istituzioni culturali, tra le quali spiccano l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Bergamo e la Biblioteca Civica Angelo Mai.
Il primo percorso espositivo, che si può visitare al Palazzo del Podestà – Museo del Cinquecento dal 16 aprile al 10 luglio al Palazzo del Podestà, è intitolato “Quando l’Italia disegnava il mondo. Tesori cartografici del Rinascimento”. Promossa in collaborazione con l’Associazione Roberto Almagià-Associazione Italiana Collezionisti di Cartografia Antica e la Biblioteca Civica Angelo Mai, la mostra celebra la perizia, le capacità, le competenze professionali degli Italiani nel Cinquecento, e racconta di un’epoca in cui l’Italia aveva un riconosciuto primato: la creazione di carte geografiche.
Nel Museo del Cinquecento avrà inizio un viaggio tra storia e geografia: preziosissime carte condurranno i visitatori in un mondo fatto di esplorazioni, invenzioni, immagini e racconti di terre lontane appena scoperte e di altre credute esistenti. Il percorso proseguirà alla scoperta di altri tesori, tra conferenze, visite guidate, itinerari inediti.
Il secondo percorso espositivo, allestito alla sala delle Capriate del Palazzo della Ragione dal 29 aprile al 3 luglio, è intitolato “Nel segno del Rinascimento. Pietro Bussolo scultore a Bergamo”. Con la mostra si accende un vero e proprio teatro del sacro, pensato per suscitare devozione e meraviglia. L’iniziativa è promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Bergamo con la collaborazione della diocesi di Bergamo. In un panorama espositivo che raramente offre al pubblico l’opportunità dell’incontro affascinante con la scultura lignea, il progetto scientifico della mostra – a cura di Marco Albertario, Monica Ibsen e Amalia Pacia, con il coordinamento di Maria Cristina Rodeschini – si propone di far conoscere al pubblico Pietro Bussolo, interprete della scultura lignea tra Quattrocento e Cinquecento e inventore di ancone pensate come ‘presenze’ vive, capaci di ricreare il senso di stupore e di famigliarità che il sacro sapeva destare nella gente. L’itinerario da Piazza Vecchia proseguirà in città e nel territorio, tra luoghi – noti e inaspettati – della cultura artistica del Quattrocento a Bergamo.

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