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Federico Buffa al Creberg racconta le olimpiadi del ’36

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Federico Buffa arriva a Bergamo. Il giornalista e telecronista sportivo, voce storica del basket in tv, sabato 18 marzo alle 21 salirà sul palco del Creberg Teatro per raccontare un evento rimasto nella storia, ossia le olimpiadi del 1936.
Lo spettacolo, partendo dalla narrazione di una delle edizioni più controverse dei giochi olimpici, quella del 1936, racconta una storia di sport e di guerra.
Le storie dello sport sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al Tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li superano.
È capitato a Berlino nel 1936, quando Hitler e Goebbels volevano trasformare le loro Olimpiadi, o quello che credevano che fossero le loro olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana e del nuovo corso. E invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza. Il primo giorno di gara due atleti neri sul podio del salto in alto, Cornelius Jonshon e Dave Albritton. Al secondo giorno qualcuno consigliò il fuhrer sul fatto che non era più il caso di salutare personalmente gli atleti vincitori di medaglie. Jesse Owens di medaglie ne vinse addirittura 4, due record mondiali e un record olimpico, il tutto documentato, in diretta, con le immagini di Leni Riefensthal. La sua libertà creativa ha consentito di regalare all’umanità la straordinaria smorfia di disappunto di Hitler al terzo oro di Owens. Mentre in quella stessa estate del ‘36 il mondo assisteva in colpevole silenzio alla tragedia della guerra civile spagnola, e la pace scricchiolava sull’asse Roma Berlino Tokyo, le Olimpiadi illuminavano il cielo con un’altra storia, forse la più incredibile. Due atleti giapponesi arrivarono primo e terzo alla maratona di Berlino. Alla premiazione, mentre ascoltavano l’inno, la loro testa era china.
Non erano giapponesi, erano coreani. Il vincitore SohnKee-chung, 52 anni dopo, portava dentro lo stadio di Seul la fiamma olimpica del 1988 indossando come una seconda pelle la maglia della sua nazione, la Corea. Le storie dello sport sono storie di uomini, scorrono assieme al tempo, ma a volte lo fermano, quasi a chiedere a tutti una riflessione, una sospensione.
“Le Olimpiadi del 1936” è uno spettacolo che miscela differenti linguaggi teatrali per una narrazione civile emozionale, che non trascura gli accenti tragicomici.
In scena oltre a Federico Buffa, che interpreta la parte di Wolgang Fürstner, comandante del villaggio olimpico, i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante Cecilia Gragnani, personaggi evocati dal protagonista nel desiderio di poter rivivere quei giorni e quei luoghi della lontana estate del 1936, I giorni delle Olimpiadi di Berlino.
“Le olimpiadi del 1936” è un lavoro teatrale di Federico Buffa, Emilio Russo, Paolo Frusca e Jvan Sica; con Federico Buffa; pianoforte Alessandro Nidi, fisarmonica Nadio Marenco, voce Cecilia Gragnani; direzione musicale Alessandro Nidi; scene e costumi Pamela Aicardi; luci Mario Loprevite, allestimento scenico Cristiana Di Giampietro; regia Emilio Russo e Caterina Spadaro, produzione Tieffe Teatro Milano.
Per avere ulteriori informazioni e per biglietti telefonare al numero 035.34.34.34 oppure inviare un’e-mail a biglietteria@crebergteatrobergamo.it
La biglietteria è aperta da mercoledì a sabato dalle 13.00 alle 19.00.Il giorno dello spettacolo la vendita apre un’ora prima dell’inizio.
Inoltre, i tickets sono reperibili online su TicketOne al sito www.ticketone.it
Il pagamento è possibile attraverso le carte di credito dei circuiti Visa, Mastercad, Maestro, American Express, Diners e PayPall
Sono attivi, infine, punti vendita sul territorio: alla fiera di Bergamo – via Lunga Bergamo – tel. 035.3230911 e alla MediaWorld all’Orio Center – tel. 035.42.11.111.

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