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Altri percorsi, al Sociale in scena “Edipus”

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Giovedì 26 gennaio alle 21 al teatro Sociale di Bergamo andrà in scena “Edipus”, di Giovanni Testori, con Eugenio Allegri.
“Edipus”, firmato da Leo Muscato, segna in qualche modo un ritorno al progetto “Ri-scritture”, che si è conquistato numerosi consensi di critica e di pubblico, e centinaia di rappresentazioni in tutto il territorio nazionale. Un tentativo di rileggere il classico con gli occhi del contemporaneo, interesse comune tanto al Testori drammaturgo, che al Muscato regista e qui anche adattatore di una delle più importanti opere della nostra drammaturgia.
Il lavoro su Edipus, a distanza di vent’ anni dalla storica interpretazione di Sandro Lombardi, e a quasi quaranta dall’esordio con Franco Parenti, è pensato proprio per Eugenio Allegri, contemporaneo e avanguardista “comico dell’arte”, sperimentatore linguistico e interprete tra i più raffinati della nostra scena.
“Edipus” segna la prima esperienza di Allegri sotto la direzione di Muscato. Scene e costumi sono di Barbara Bessi; disegno luci Alessandro Verazzi; produzione Pierfrancesco Pisani, NidodiRagno e OffRome in collaborazione con Infinito srl.
Nell’illustrare lo spettacolo, Muscato evidenzia: “La Trilogia degli Scarrozzanti” è probabilmente uno fra i più significativi ed emozionanti manifesti d’amore per il teatro che siano mai stati scritti. Giovanni Testori inventa una compagnia di guitti che bazzica teatri semivuoti e fatiscenti. Una compagnia di ultimi, di avanzi, di diversi, di reietti dai partiti, dalle chiese e da una società che non vuol saperne nulla della loro arte. Ma loro non demordono: sono convinti che ‘el teatro existe e rexisterà contra de tutti e de tutto, infino alla finis delle finis’. E per questo si ostinano a recitare le grandi opere del passato: le reiventano, le riscrivono; magari forse le massacrano. Ma non è forse vero che il “Massacro” contiene anche un po’ di Sacro? Nel tentativo di avvicinarsi al popolo, questa compagnia di guitti s’inventa una lingua che il volgo può comprendere, un linguaggio tutto loro, miscuglio di dialetti, latinismi e ridicole volgarità; un linguaggio che malgrado loro, si fa poesia struggente e disarmante. Ma la crisi è crisi, e di artisti non ce n’è bisogno. “L’attor vegio” interprete di Laio, lascia la poverissima ditta degli Scarrozzanti per andare a guadagnare qualche soldo in più facendo ‘el travestitico in d’una compagnia, de revistaroli e de cabarettisti!’. E la prima attrice molla tutto per andare a maritarsi ‘cont quel fabbrecante de Mobili’ che può garantirle una più tranquillizzante vita borghese. Ora, a recitare la tragica storia dell’Edipus, c’è rimasto solo il Capocomico, che nel tentativo estremo di resistere, decide di interpretare lui stesso tutti i personaggi. E l’ostinazione con cui lo fa, dà l’impressione che potrebbe continuare a farlo anche davanti a delle poltrone vuote”.
L’esibizione rientra tra le proposte della stagione di Altri percorsi al teatro Sociale.
La durata dello spettacolo è di un’ora e 15 minuti – atto unico.
Per avere ulteriori informazioni e per i biglietti contattare la biglietteria del teatro Donizetti telefonando al numero 035.4160601/602/603 da martedì a sabato dalle 13 alle 20; domenica dalle 14 alle 15.30 (solo nelle domeniche di spettacolo).
Per l’acquisto online dei biglietti accedere al sito vivaticket.it
Per informazioni e dettagli sugli spettacoli: telefonare al numero 0354160681 oppure inviare un’e-mail a info@donizetti.org

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