All’Ateneo incontro alla scoperta dei raggi X

In alcuni centri di ricerca è oggi possibile generare raggi X ad altissima intensità e luminosità,grazie ai quali si ricavano immagini di atomi e di molecole e si studiano così le strutture e i processi all’interno di materiali tecnologicamente avanzati,di cellule viventi, di virus. In questi apparati vengono utilizzati strumenti di misura che operano come fotocamere ad altissima velocità e risoluzione, e sono in grado di girare film di reazioni chimiche e di processi biologici come la fotosintesi. È inoltre possibile studiare la struttura di proteine che determinano l’insorgere di malattie, o che possono essere utilizzate per curarle.
Mercoledì 1° marzo alle 17.30 alla sala Galmozzi di Bergamo il professor Valerio Re discuterà le tecniche con cui vengono generati questi raggi X, le opportunità che si aprono in diversi campi della tecnologia e della scienza, il ruolo cruciale svolto in questi apparati dai sensori a pixel in silicio e dai sistemi microelettronici di ultima generazione sviluppati dall’Università di Bergamo per rivelare e elaborare i segnali generati dai raggi X.