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Alla cattedrale concerto in omaggio a Max Reger

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Nel centenario della morte di Max Reger (1873-1916) , Musica Cathedralis propone un concerto per rendere omaggio al musicista tedesco che si pone, con la sua monumentale produzione per organo, come ponte fra linguaggio tardoromantico e atonalità, come genio sospeso fra tradizione e avanguardia, fondendo strutture barocche e classiche con il nuovo linguaggio armonico e cromatico proprio della sua epoca. Sabato 10 dicembre alle 21 all’organo Corna della Cattedrale di Bergamo, l’organista Roberto Marini ne illustrerà significativamente l’opera, accostando alcuni brani di Reger ad altri di autori coevi. Roberto Marini, virtuoso insigne e musicista raffinatissimo, è considerato uno dei maggiori interpreti italiani di fama internazionale, e uno dei più importanti conoscitori di Max Reger di cui ha inciso l’opera completa per organo in 17 CD, evento musicale che non ha precedenti nel panorama mondiale e che gli è valso un unanime riconoscimento dalla stampa internazionale.
Figura ancora in larga parte musicologicamente irrisolta, Reger a quasi un secolo dalla sua morte incarna ancora una specie di geniale “anomalia” nella storia della musica, per molti motivi. Innanzitutto, perché è difficile inquadrare la sua produzione in una definizione estetica soddisfacente ed esaustiva: Reger ha scritto per pianoforte, organo, orchestra e varie formazioni da camera, ma quasi mescolando gli stili propri di uno strumento con quegli degli altri e innestando linguaggi innovativi vicino alla dissoluzione della tonalità in forme musicali attinte dalla tradizione barocca (fughe, ricercari, ecc.) e mutuate dalla tradizione tardo romantica, ad eccezione della sinfonia mai da lui affrontata.
L’opera di J. S. Bach costituisce per lui quasi una specie di “archetipo musicale” di riferimento, come ebbe a riconoscere lui stesso: “Se Bach non fosse nato, io non esisterei, non sarei qui neanche fisicamente”.
Il concerto di sabato 10 dicembre si aprirà con la Fantasia e Fuga sul nome di Bach op. 46 di Reger, unanimemente riconosciuta come uno dei suoi capolavori, passionale e vibrante omaggio all’arte di Bach. Il Weihnachten op. 145 vuole invece mostrare l’aspetto più intimo e interiore del compositore, con la descrizione dell’attesa del Natale, in un periodo cupo della storia dell’umanità, perché scritta proprio agli inizi della 1a Guerra mondiale.
Quando si parla di organo non si può non pensare a Bach, “Il gigante della musica”. Di Bach verrà quindi presentata una Fantasia e Fuga, scritta per clavicembalo, ma magnificamente trascritta per organo da Reger, che ne fa una versione di grande forza espressiva.
Lo Studio op. 56 di Schumann ci porterà nel poetico mondo del romanticismo tedesco, mentre con lo Studio sinfonico di Bossi si potrà ascoltare un brano sì virtuosistico ma intriso di lirismo tutto italiano. Infine con Duruflé si ascolteranno pagine in totale contrasto con lo stile tardoromantico tedesco: entriamo nel mondo impressionista francese, ricco di colori e sfumature.

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