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Al Polaresco concerto de Il vuoto elettrico e Vaio Aspis

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Venerdì 21 aprile alle 22 allo Spazio Polaresco di Bergamo si terrà un concerto de Il vuoto Elettrico (indie noise) e di Vaio Aspis (alternative rock).
Il vuoto elettrico nasce a Bergamo su impulso di tre bresciani. Arruola due bergamaschi e si catapulta all’inizio del 2014 in un’avventura che nasce dalle ceneri di precedenti esperienze musicali.
Nell’aprile dello stesso anno si accorge di avere una parte di repertorio da proporre a un pubblico capace di ascoltare.
Nel settembre del 2014 è pronto per registrare il suo album di esordio “Virale” con la produzione artistica di Fabio Magistrali (Afterhours, Il Santo Niente, Perturbazione, Cristina Donà, Marta sui Tubi, Bugo, Six Minute War Madness, A Short Apnea).
La band è composta da Davide Armanini (chitarre), Mauro Mazzola (chitarre), Paolo Topa (parole, theremin, trilobit), Giuseppe Ventagliò (basso, synth) e Luciano Finazzi (batteria).
I Vaio Aspis nascono a Vicenza nel 2008 come band alternative metal sui generis, venendo poi folgorati nel corso degli anni da sonorità che vedono una sorta di estremizzazione del grunge di scuola Seattle con un crossover di post-rock e hard/alternative rock che pur mantiene evidenti le proprie radici metal anni ’90, e la scelta del cantato in italiano dopo un esordio anglofono (Be The Other, 2010) e diversi demo. Le canzoni dei Vaio Aspis sono figlie indirette dei giorni che viviamo, fatti di tensione e aria pesante, perdita di valori e incertezze: i testi, racconti quotidiani di gente comune, operai, immigrati, sono cantati con dissacrazione dalla band, che fa della coscienza civile un proprio indelebile emblema.

Vaio Aspis è uno sguardo disincantato, indirizzato a ciò che ci circonda, all’ineluttabilità di tutti i giorni, al disinteresse quotidiano, alla dimenticata poesia di un giardino colorato oramai odorante di catrame, all’immoralità impressaci fin dall’inizio della nostra esistenza.
Suonare è scoprire il lato nascosto della nostra vita, ricercando un’inquietudine svanita nell’opulenza contemporanea, che ci appesantisce di un vuoto superfluo.
Osservare e assaporare, condividere, magari tornando sui propri passi per non andare avanti alla cieca, e con quel sentimento che ci spinge, sempre, “in direzione ostinata e contraria”.

La band è composta da Michele Lombardi – vocals, Luca Cracco – vocals, Denis Forciniti – guitar, Alessio Magnabosco – guitar, Juri Vencato – bass e Luca Zordan – drums.

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