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23
Settembre

Al Mercato della Terra polentata di mais rosso e peperoni di Carmagnola

Evento Terminato

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Dopo la ripresa dalla pausa estiva torna anche sabato 23 settembre, sempre dalle 9 alle 14 nella verde piazza Cavour accanto al Teatro Donizetti, il Mercato della Terra di Slow Food: frutta e verdura di stagione, pane, olio, miele, uova, formaggi caprini e vaccini, salumi, pollo, lumache, vino, birra, marmellate e confetture e molto altro.

Da non perdere in questa edizione gli ospiti provenienti dal Piemonte con i loro coloratissimi e prelibati peperoni di Carmagnola, già presenti e apprezzatissimi in altre occasioni al Mercato della Terra di Bergamo. Altro motivo per cui passare a fare la spesa con Slow Food è che sabato torna anche un altro evento che unisce gusto e biodiversità: la polentata preparata sul posto con il produttore esperto Davide Covelli che utilizzerà il mais rostrato rosso di Rovetta: un modo per ribadire la necessità di tutelare le varietà di mais presenti anche sul nostro territorio. Dalle 11 sarà poi possibile degustare la polenta abbinata ad altri prodotti del Mercato come ad esempio il cotechino del produttore Alessandro Rubis del Parco dei Colli.

Il Mercato della Terra si tiene ogni secondo e quarto sabato del mese, dalle 9 alle 14 con la possibilità di fare la spesa genuina e intelligente, con l’aggiunta di un aperitivo di degustazione a partire dalle 11.30 sempre con prodotti locali selezionati dalle condotte di Slow Food.

 

Peperone corno di bue di Carmagnola

Carmagnola è una delle capitali italiane del peperone, o meglio di quattro diverse tipologie di peperone: il Quadrato (quasi un cubo, con quattro punte), il Corno o Lungo (un cono molto allungato), il Trottola (a forma di cuore), il Tomaticot (ibrido tondeggiante schiacciato ai poli come un pomodoro, tomatica o pomatica nei dialetti subalpini). L’oggetto del Presidio Slow Food è il Lungo, nel Carmagnolese sempre chiamato Corno di Bue.

Un peperone che ha colori splendidi (giallo intenso o rosso vivace) e forma conica molto allungata (oltre i 20 centimetri) con tre o quattro lobi (modellata sullo spagnolìn primordiale, il peperone oblungo giunto dalle Americhe).

Si coltiva su terreni pianeggianti, limosi e sabbiosi. La semina avviene dall’ultima decade di dicembre all’inizio di aprile; i trapianti sotto tunnel cominciano all’inizio di febbraio, mentre per il pieno campo occorre aspettare fino a maggio. La concimazione è prevalentemente organica (letame bovino). La raccolta, scalare, è effettuata manualmente – con sacco a spalla – a partire dalla fine di luglio.

Il peperone Corno di Carmagnola ha sapore dolce, polpa spessa, consistente e carnosa, che migliora con la conservazione. La raccolta si svolge da fine luglio fino a fine ottobre, con un periodo di conservazione breve. Ma trasformato è reperibile tutto l’anno.

Il peperone Corno di Bue non rischiava l’estinzione, ma era svilito dall’abitudine di conferirlo – spesso mescolato ad anonime varietà importate – all’industria conserviera. Il Presidio è nato per creare un nuovo mercato a questo ortaggio dalle eccellenti caratteristiche organolettiche: appetibile verdura da tavola o nobile ingrediente di ricette tradizionali e creative. Oggi del presidio fanno parte sette produttori storici di Carmagnola e delle aree limitrofe che sono anche riuniti in una associazione.

Per avere ulteriori informazioni accedere alla pagina Facebook dedicata al Mercato della Terra di Bergamo.

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