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A Santa Brigida la mostra “Stagioni delle Orobie, stagioni del vivere”

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Dal 4 al 16 luglio al centro museale di Santa Brigida si tiene la mostra fotografica “Stagioni delle Orobie, stagioni del vivere”.
L’autore Luca Bonati (Einberg) è nato a Bergamo e vive a Brembate di Sopra, ha un lavoro impiegatizio ma la sua passione, da cui attinge l’ispirazione per le poesie e per gli
scatti fotografici, è la montagna. Ha scritto diversi libri.
Con la mostra, viene associata la forma classica della mostra di materiale visivo (foto, quadri, immagini) con riflessioni e scritti in poesia e prosa. La finalità è quella di celebrare la bellezza delle Orobie e delineare un profilo di personalità variegato quale quello dell’autore, con il suo misterioso pseudonimo. Non c’è eccellenza assoluta nel materiale fotografico, piuttosto una buona qualità che rende nei fermo immagini un dovuto tributo all’ambiente montano bergamasco. Anche per gli scritti vale lo stesso discorso: non siamo in presenza di un vate, di una personalità della letteratura. Sono scritti sinceri, semplici, che raccontano le stagioni delle Orobie e un corso di vita e di evoluzione interiore. L’associazione tra le due discipline artistiche produce un insolito cammino tra fantasie visive e versi che catturano echi di parole tra pareti dell’anima.
Il percorso viene tracciato definendo sei passaggi, sei argomenti specifici sui quali focalizzare l’attenzione del visitatore. Il primo è quasi introduttivo, stacca immediatamente con il reale proiettando ogni pensiero nel mondo della montagna. Ci si immerge nell’acqua dei laghi delle Orobie quasi in un “battesimo” che mondi l’uomo e lo consegni, degno, alla purezza dei paesaggi. I successivi quattro passaggi presentano questo nuovo mondo nelle sfaccettature e peculiarità delle quattro stagioni. Chiude il percorso un passaggio fortemente emotivo, tra i colori del tramonto ed il fascino di un fiore di rosa. Il punto d’arrivo del percorso interiore, il centro da cui dipartono le linee di pensiero a tratteggiare le curve algebriche dell’infinito, di Lemniscus. Una cruna da attraversare, abbracciando un nuovo status interiore, un riconquistato regno dell’anima.
L’esposizione è aperta lunedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30; martedì e sabato dalle 9.30 alle 11.30.
Giovedì 14 luglio alle 20.45 presenterà, oltre al lavoro della mostra anche i suoi scritti “Lemniscus” edito da Silele edizioni e “A Volte un sogno…” edito da Albatros-Il Filo.

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