Dall’1 al 24 aprile al castello di Cavernago aprirà le sue porte al maestro M’Horo, l’artista senza volto (e quindi senza identità) che sta suscitando interesse per la singolare scelta di non apparire e di far comunicare solo le sue opere.
La mostra, dal titolo “L’alchimista demiurgo: M’Horo’, di Foggia e di Cesello”, è curata da Antonio Falbo e Maria Elena Loda con un saggio critico di Vittorio Sgarbi ed è stata organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Cavernago, dalla Pro loco Due Castelli di Cavernago e Malpaga e dalla Minotauro Fine Art Gallery.
Il maestro con le sue opere ripercorrerà le suggestioni antiche dell’epica cavalleresca, del Roman de la Rose, della mistica graalica e del simbolismo araldico; il tutto per omaggiare l’incredibile storia dei Martinengo Colleoni, cavalieri, capitani di ventura, alchimisti, mecenati, ma soprattutto protagonisti di una delle stagioni europee più esaltanti di tutti i secoli.
Il linguaggio creativo di M’horo’ è nato da un particolare impiego di materiali consunti che, rielaborati con tecniche… “Di foggia e di cesello” rinascono come simboli e simulacri per future generazioni. L’artista ha infatti voluto creare, per la comunità di Cavernago, una grande scultura che verrà consegnata al sindaco in questa preziosa occasione.
L’inaugurazione si terrà sabato 1 aprile, alle 17 e vedrà gli interventi di: Antonio Falbo, scopritore e critico dell’artista, unica persona accreditata da M’Horo’ a spiegare il suo lavoro; Maria Elena Loda, ricercatrice e storica, che terrà un intervento critico sul senso araldico delle opere; e Domenico Piraina, direttore del Palazzo Reale di Milano.
L’iniziativa è stata inoltre accolta con entusiasmo da Sua Altezza il Principe Gonzaga, erede della nobile stirpe e proprietario del Castello.
L’esposizione sarà aperta al pubblico su appuntamento e negli orari di apertura indicati nel sito del Comune di Cavernago.
Per maggiori info consultate la pagina del Comune di Cavernago relativa all’evento oppure telefonare al numero 035/840513.