Cari lettori, siete curiosi di sapere come risparmiare e abbattere gli sprechi inutili, che portano i costi di quelle bollette, che periodicamente affliggono tutti noi, alle stelle? Siete venuti nel posto giusto! Vi presentiamo qui gli errori più comuni che molti di noi fanno e che contribuiscono ad alzare il costo delle bollette, insieme, ovviamente, ad alcune soluzione per porvi rimedio: vi sorprenderà scoprire quanto in realtà possa essere facile abbattere gli sprechi.
Errore numero 1: Dimenticare le luci accese
Quante volte vi capiterà di allontanarvi dalla vostra camera da letto, dalla vostra cucina o dal vostro salotto, per poi ritornarvi qualche ora dopo e accorgervi di come “misteriosamente” la luce sia rimasta accesa?
Ecco, il nostro primo consiglio è proprio quello di prestare la maggior attenzione possibile alla gestione delle luci di casa: lasciate una stanza? Spegnete la luce! Questa buona abitudine potrebbe aiutarvi a risparmiare fino al 30% dei consumi annuali. Per evitare spiacevoli dimenticanze, potreste considerare l’installazione di timer che consentono alle luci di spegnersi in piena autonomia, in particolare negli spazi di passaggio, come corridoi e atri.
Errore numero 2: Mancato utilizzo di dispositivi a basso consumo
Se utilizzate ancora le vecchie lampadine a luminescenza, per ridurre al minimo i consumi, dovreste prendere seriamente in considerazione la possibilità di acquistare delle lampade Led a basso consumo.
Per quanto il costo immediato possa essere certamente superiore rispetto a quello delle vecchie lampadine tradizionali, questo è presto compensato dal risparmio energetico e dalla maggior durata nel tempo. Un esempio di illuminazione di ultima generazione è quello delle strisce LED, flessibili, economiche, molto maneggevoli e adattabili a molte situazioni, senza dover necessariamente installare una lampadina.
Errore numero 3: Gestione dell’illuminazione poco razionale
Per rendere il più bilanciato ed efficiente possibile l’illuminazione di ogni stanza, ottimizzandone i consumi, è necessario tenerne in mente la funzione e la conformazione. Per farlo, vi potrebbe essere utile l’utilizzo di apparecchi spesso poco utilizzati, come le plafoniere a muro, le lampade da tavolo, o le già citate strisce a led, che ben si prestano all’illuminazione di spazi piccoli e di insenature nei muri.
Si può così evitare l’utilizzo di un’unica sorgente energetica, che per illuminare gli spazi più distanti, avrebbe la necessità di essere particolarmente intensa. Potrebbe inoltre interessarvi prendere in considerazione l’installazione di specchi e di altre superfici riflettenti, in modo tale che, una volta colpiti dalla luce, la rimandino indietro, amplificandone l’intensità.
Errore numero 4: Non considerare i vari tipi di luce
Esistono diversi tipi di luce: in base alla loro temperatura di colore, possiamo differenziare luci calde, come il giallo-arancione (con una temperatura prossima ai 2700 gradi Kelvin) e luci fredde, come ad esempio il blu-bianco (con temperatura vicina ai 6500 gradi Kelvin).
Le illuminazioni di colore caldo sono consigliate per i salotti, dove possono essere utilizzate sia fonti dirette, che fonti diffuse, e per le camere da letto, dove sono solitamente installate fonti luminose secondarie, oltre a quella principale, sia questa un lampadario o una plique.
Diversamente, le illuminazioni di colore freddo sono molto utili per bagni, sale studio e cucine. In quest’ultima, in particolare, è fondamentale una fonte luminosa adatta a illuminare gli utensili, i cibi e il piano cottura, in modo tale da non avere difficoltà visive nella preparazione dei pasti.
Discorso simile può valere per la zona specchio del bagno, e per la sala studio, dove, magari passando buona parte del tempo a leggere testi di varia natura, è molto importante evitare di sforzare eccessivamente la vista.
Errore numero 5: Preferire il design alla funzionalità
Spesso, si tende a prediligere il mero gusto estetico rispetto alla capacità di un lampadario, di una plafoniera o di un’altra sorgente luminosa di illuminare al meglio una stanza.
Per evitare questo errore, è necessario, durante l’acquisto di una fonte luminosa, tenere bene in mente come questa, per forma e dimensione, emetterebbe luce: cercate di essere pragmatici e di evitare spese inutili per lampade dalla forma improbabile e poco funzionale, così da massimizzare l’illuminazione dei locali, senza la necessità di ricorrere a lampadine particolarmente potenti, o a sorgenti luminose aggiuntive, finendo così per incrementare inutilmente i consumi.
Errore numero 6: Non valutare tutti i possibili contratti offerti dai vari fornitori elettrici
Per risparmiare il più possibile, è molto importante scegliere il giusto operatore in grado di offrirci tariffe che fanno al caso vostro, in base alle vostre esigenze particolari e ai vostri consumi energetici.
Per aiutarvi a confrontare più facilmente le offerte dei diversi operatori, esistono siti web appositi, che vi condurranno alla ricerca del contratto che fa per voi. Potreste inoltre scegliere di prendere in considerazione il fatto che l’operatore da voi scelto utilizzi o meno elettricità proveniente da fonti di energia rinnovabile, o meno.
Errore numero 7: Nessun controllo dell’illuminazione
Esistono dispositivi appositi che vi possono permettere di regolare facilmente l’emissione luminosa in base alle necessità. Esempi sono i dimmer, i timer e i sensori di movimento.
I primi sono molto utili per gestire l’intensità della luce emessa dalla sorgente in base alle necessità del momento e alla luce naturale che in quel momento filtra nella stanza, permettendo così di ridurre consumi inutili.
I timer, magari sostenuti e coadiuvati da sensori di movimento, possono essere molto utili nei punti di passaggio della casa e, più in generale, per evitare di dimenticare le luci accese inutilmente, anche nei locali principali.
Errore numero 8: Dimenticare di illuminare alcuni spazi utili
Ci sono punti della casa che spesso non si considerano nemmeno per la disposizione delle luci. Un esempio può essere l’illuminazione interna degli armadi: questa può essere un enorme aiuto nei momenti in cui si è alla ricerca di un particolare capo di abbigliamento, magari dato per disperso, nascosto sotto una montagna di vestiti. Velocizzandone il ritrovamento, si eviterà di sforzare eccessivamente gli occhi e si ridurrà il consumo di energia.
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