Prossima al traguardo dei 100 anni di attività la Carimati di Scanzorosciate, azienda attiva nel settore dell’arredamento su misura e di design, continua la propria espansione al di fuori dei confini nazionali.
Ultimo progetto in ordine di tempo è quello portato a termine ad Atyrau, città kazaka che si affaccia sul Mar Caspio e in forte espansione grazie all’attività di estrazione di idrocarburi che ha portato sul suolo nazionale parecchi lavoratori statunitensi ed europei, tra i quali tanti italiani: qui un’importante società che opera nelle costruzioni ha commissionato all’azienda bergamasca la ristrutturazione di due ristoranti all’esterno di un complesso alberghiero.
Un’operazione per la quale la società kazaka ha investito circa 3 milioni di euro ed entro la quale si inserisce l’intervento della Carimati: dai primi contatti a inizio 2015 si è arrivati alle firme apposte sul contratto a giugno dello stesso anno, mentre i lavori ultimati sono stati consegnati a settembre 2016.
“Abbiamo seguito dalla A alla Z la progettazione – spiega il Ceo di Carimati Giuseppe Tirloni – Nel dettaglio si tratta di due ristoranti diversi tra loro. Il primo, Jida, ha uno stile più vicino al gusto stilistico kazako ma con un’eleganza e una cura del dettaglio tutta europea e serve piatti della tradizione locale: dopo cena si trasforma in locale notturno. Il secondo, 7K, è invece un ristorante italiano che inizia la propria attività al mattino con le brioches per colazione e a pranzo e cena serve pizza e piatti della nostra tradizione culinaria”.
È stato proprio il direttore di quest’ultimo ristorante, Piero Ivaldi, a contattare la Carimati per dare un tocco di “italianità” alla zona.
Un’indicazione rispettata anche nell’arredo, tutto curato nei minimi dettagli: “La differenza di stile è evidente – continua Tirloni – Per il Jida abbiamo iniziato dal disegno della gamba del tavolo per arrivare ai separè, alle tende e ai classici lampadari di stampo uzbeko: elementi sontuosi, d’oro e d’ottone, con stampe della steppa e della natura kazaka. Per il 7K abbiamo ripreso alcune vecchie stampe di pubblicità, siamo stati più moderni nell’arredo e più puliti come linea: gli elementi utilizzati sono il classico legno rovere, l’ottone e il marmo di Carrara”.
Terminato questo intervento l’obiettivo dichiarato è quello di approdare in altri lidi del Kazakistan, compresa la capitale Astana, con una catena di ristoranti italiani con marchio 7K: un’ambizione in linea con la crescita e l’espansione di Carimati che, dal 2011 a oggi, ha triplicato il proprio volume d’affari, l’80% del quale costruito sui mercati esteri che continuano a richiedere la qualità, la produzione su misura e la scelta dei dettagli che sono i valori fondamentali dell’azienda di Scanzorosciate.
Un’attività internazionale che non preclude, comunque, quella sul suolo nazionale: dopo l’apertura di un albergo a Roma, il prossimo passo sarà la realizzazione del nuovo McDonald’s di Curno.
info@carimati.it
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