Originario di Bergamo ma cittadino del mondo dove tra studi, specializzazioni e una grandissima competenza, è riuscito ad affermarsi in un settore molto competitivo: la chirurgia plastica ed estetica, che ad oggi gli riconosce meriti e tante soddisfazioni. La principale? Uno studio meraviglioso nel centro di Bergamo, in via Borfuro 1, dove cortesia e professionalità rappresentano il cordiale benvenuto.
Fabio Toffanetti dopo aver lavorato dal 2003 al 2005 presso il Reparto di Chirurgia Maxillo-facciale di Verona sotto la direzione del Prof. PF Nocini, ha conseguito la Specializzazione in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica con il massimo dei voti (50/50 e lode) presso l’Università degli Studi di Trieste sotto la direzione del Prof. ZM Arnez, chirurgo di fama internazionale nel campo della chirurgia plastica e della microchirurgia ricostruttiva. Fondamentale per la sua crescita professionale l’anno vissuto in Brasile, patria della medicina e della chirurgia estetica, dove ha lavorato presso il Reparto di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica del notissimo Dr. Roberto Bozola a São José do Rio Prêto (São Paulo). Questa importantissima esperienza gli ha permesso di perfezionare le sue tecniche nel campo della chirurgia plastica estetica.
Ha lavorato per quasi tre anni presso l’ospedale Bolognini, dove si è occupato di chirurgia plastica ricostruttiva della mammella e ha collaborato con chirurghi generali, dermatologi e ginecologi per quanto riguarda la chirurgia plastica post demolizione oncologica e post traumatica.
Successivamente ha lavorato presso l’istituto Clinica Città Studi di Milano nel 2012 e 2013, dove si è dedicato principalmente alla chirurgia plastica estetica, alla Chirurgia Ricostruttiva mammaria e alla Chirurgia post bariatrica (Chirurgia di rimodellamento Total Body post dimagramento).
Dal 2014 ha deciso di ritornare definitivamente a Bergamo: lavora presso le Cliniche Humanitas Gavazzeni come chirurgo plastico ricostruttivo.
Anni di intenso lavoro durante i quali si sono avvicinati a lui e al suo studio tanti volti noti della Bergamasca, tra cui anche il blogger di moda Andrea Ubbiali: “Il dottor Toffanetti è una persona di grande talento e umanità e non mi meraviglio del suo successo, a mio avviso può essere considerato un sarto in grado di realizzare grandi capolavori. La moda e la chirurgia plastica molte volte si fondono in un unico concetto: entrambe sono forme d’arte e si inseriscono in settori meritocratici”.
Dottor Toffanetti, cosa rappresenta per lei la chirurgia plastica ed estetica?
La medicina e la Chirurgia Estetica sono una branca della Chirurgia Plastica Ricostruttiva e rappresentano un valido strumento in grado di restituire ai pazienti un benessere ed un equilibrio psico-fisico di fondamentale importanza per un completo stato di salute. Anno dopo anno le tecniche ed i materiali si evolvono e si perfezionano, garantendo al paziente risultati ottimali ma soprattutto naturali e non artificiosi: è infatti la naturalezza la componente fondamentale di un bel risultato estetico; se si dimentica questo, qualsiasi altro risultato ottenuto non sarà gradevole e accettabile.
Quanto è importante arrivare ad un risultato naturale?
Credo che un risultato naturale sia la base di qualsiasi trattamento sia di medicina che di chirurgia estetica. Per me è assolutamente fondamentale che ogni mia paziente abbia un aspetto più fresco e gradevole ma senza stravolgere la propria fisicità ed espressività. Bisogna aspirare ad un risultato più bello e sensuale ma senza mai trascendere nell’artificiosità e nella volgarità.
Cosa richiedono maggiormente i pazienti?
Le pazienti richiedono proprio questo: miglioramento del proprio aspetto ma senza stravolgere la propria fisicità. L’imperativo è la naturalezza e la finezza del risultato.
Ha mai avuto richieste da parte di pazienti che non ne avevano effettivamente bisogno? Cosa ha consigliato?
Certamente: sia che non ne avessero bisogno o che mi chiedessero di eseguire dei trattamenti non idonei alle correzioni che necessitavano. La prima cosa che faccio è spiegare alla paziente il perché non sia utile o opportuno effettuare un determinato trattamento o intervento. Ma nonostante questo, spesso alcune pazienti insistono: in tale situazione ho il dovere di non eseguire atti inutili o peggio lesivi. Mi sono sempre rifiutato.
Ci sono fasce d’età più propense al “ritocchino”?
La fascia di età in realtà è molto ampia: in genere si va dai 20-25 anni fino ai 65-70.
La maggioranza sono uomini o donne?
Sicuramente è ancora maggiore il numero di pazienti di sesso femminile che si avvicina alla medicina e alla chirurgia estetica. Ma devo ammettere che negli ultimi anni il numero di pazienti uomini è incredibilmente cresciuto: secondo me anche il sesso maschile oggigiorno inizia ad essere più esigente e curato verso il proprio corpo.
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