“Un fulmine a ciel sereno”. Il sindaco di Dalmine Lorella Alessio utilizza la più classica delle risposte per definire la sentenza del tribunale amministrativo di Brescia che potrebbe pesare come un macigno sul bilancio dell’amministrazione. I giudici hanno condannato il Comune ad annullare l’atto con cui l’amministrazione ha negato il permesso di costruire all’azienda Promo Engineering Spa, che ora chiedere un risarcimento da oltre un milione di euro. La vicenda risale al 2010 (quindi con maggioranza di colore diverso rispetto all’attuale), quando l’azienda ha deciso di ricorrere alle vie legali con l’obiettivo di annullare il provvedimento del dirigente del settore edilizia privata. Il documento negò il permesso di costruire per “cambio di destinazione d’uso e varianti in corso d’opera al permesso a costruire n. 16 del 28 ottobre 2009 – lotto 2” su un immobile a Sabbio in via Provinciale.
L’amministrazione non si è mai inviato un avvocato per difendere la sua posizione, come conferma anche la sentenza del tribunale, che ha dato ragione all’azienda. “Non è dato di conoscere quali siano le ulteriori considerazioni della P.A. (pubblica amministrazione) che dimostrerebbero l’inutilità della censura stessa in discorso”.
Il Comune ora ha deciso di provare a presentare ricorso per evitare un salasso difficilmente sostenibile. “Non ne sapevamo nulla – spiega il primo cittadino -. Questa causa era caduta nel dimenticatoio perché la passata amministrazione non si è costituita. Noi naturalmente ora abbiamo deciso di opporci perché, date le difficoltà economiche, un milione di euro è una cifra molto importante”.
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