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Il caso

“Se non siete di sinistra siete fuori” Tensione tra collettivi studenteschi

E??? bufera nel mondo studentesco dopo la riunione organizzata sabato 30 ottobre allo spazio giovani della Cgil in borgo Santa Caterina.

E’ bufera nel mondo studentesco dopo la riunione organizzata sabato 30 ottobre allo spazio giovani della Cgil in borgo Santa caterina. Alcuni rappresentanti della redazione di “Dagli studenti agli studenti” hanno deciso di abbandonare l’incontro dopo che alcuni esponenti di Movimento studentesco, Rifondazione comunista e Giovani comunisti hanno chiesto una chiara presa di posizione politica. Ecco il post pubblicato sul blog di Roberto Pinotti, giovane studente della redazione di Dsas, che denuncia il caso.

“Se non siete di sinistra siete out”. È stata questa la terribile accusa rivolta a Dsas, quelli del “giornalino”, da nientepopodimeno che Movimento Studentesco, Cgil, Rifondazione comunista e Giovani comunisti. Dato che loro di sinistra se ne intendono (non sarebbero fuori dal parlamento) ci siamo fidati e ce ne siamo andati. Anche perché noi non ci permetteremmo mai di entrare nella loro élite di sinistri sinistroidi, non saremmo all’altezza. Quindi abbiamo preso baracca e burattini (non mi sto riferendo a lor signori, sia chiaro) e abbiamo deciso di percorrere una strada tutta nostra.
Una strada inzuppata di estremismi degni del ventennio quali libertà di pensiero e parola senza distinzione di sesso, razza, condizione sociale, partito politico ed ideologie.
Perché a noi interessano le idee, da qualunque parte esse arrivino. Ed è questo che a qualcuno fa paura poiché il confronto, il dialogo e la condivisione di progetti esce dagli schemi della politica e fa di noi uomini liberi. Uomini che possono dire quello che vogliono senza aver paura di scontentare quel partito o quel sindacato. Anche perché nel nostro gruppo ci sono studenti che vogliono migliorare o denunciare la propria scuola e non studenti che vogliono indottrinare i loro coetanei. In più molti di essi non si interessano neanche di politica.
E questo è quello che è successo sabato 30 ottobre a ToolBox. Il giorno dopo, domenica 31 ottobre, ha avuto luogo (per giunta abusivo) al Csa Pacì Paciana l’assemblea studentesca. Presenti: MovStud, Collettivo Kafka (Sarpi), Collettivo Z (Lussana), Collettivo Don Chisciotte (Polo Gavazzeni), Collettivo Las Attivo (Artistico), Collettivo dell’Agraria.
Assenti: quei fascisti di Dsas. Dsas, per i Sinistri Sinistroidi, è assente per colpa della Digos.
E dato che loro di Digos se ne intendono, anche questa volta ci fidiamo della giustificazione.
Tuttavia, poiché le bugie hanno le gambe corte, è saltata fuori la vera giustificazione: Dsas non c’è perché gli è stato detto che se non si è di sinistra si è fuori, dal momento che mancherebbero le basi per un agire comune. Di conseguenza anche i collettivi Kafka, Lass Attivo e Don Chisciotte hanno preso le distanze da questa assurda classificazione, dicendo che anche a loro non interessa se uno è di destra o di sinistra.
Cosa avranno mai fatto allora i Nostri Accusatori? Dall’alto della loro coerenza e sudditanza alla bandiera rossa avranno ribadito la loro conditio sine qua non, senza indietreggiare di un sol passo, come farebbero davanti a un fascio infame; penserete voi. E invece no, con la coda di paglia, hanno girato la frittata a loro piacimento e la condizione è passata dall’essere di sinistra all’essere antifascista. Uguale proprio. Per loro sì, dal momento che pensano che chi è leghista o pidiellino è per forza razzista e vorrebbe vedere tutti i negri di ‘sto mondo morti ammazzati. Di conseguenza gli altri collettivi hanno accettato la storia dell’antifascismo e la discussione si è spostata su altri temi.
È per tutte queste cose che Dsas ha deciso di allontanarsi dalla crem della falce&martello locale, perché meglio soli che male accompagnati.

Le risposte all’articolo sono chiare.
“Allucinante! ma come si fa a storpiare la realtà in sto modo? – scrive Simone Coffetti -, vi è stato chiesto se eravate di sinistra oppure no? Siete figli del berlusconismo, dove, visto che siamo in democrazia parlano pure gli antidemocratici. Tanti auguri per il vostro giornalino…sono sicuro di vedere ancora tante copie in giro”. Toolbox: “Interessante l’articolo! un po fuorviante, nel senso che Dsas era stata invitata domenica (a un’assemblea studentesca al Pacì Paciana, ndr) ma VOI avete preferito non venire come gruppo…Jo un leggero dubbio Roberto, tu in nome del "mi sento libero a dire quello che voglio" dai a destra e manca degli: "stronzi"
Il berlusconismo non ti piace, pero sembra che ti piacciano i modi che questo sistema politico di Palazzo porta con se! Insultare non è democrazia”.

Insomma, il clima è teso. Anche perché Dsas, nato da pochi mesi, sta raccogliendo molti simpatizzanti tra gli studenti delle scuole superiori. Un successo che il Movimento studentesco non vede di buon occhio.

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