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Lunedì mattina

Maxi operazione contro la Sacra Corona Unita a Lecce: 2 arresti anche a Madone

L'indagine condotta dai carabinieri del comando provinciale di Lecce: gli unici due coinvolti al di fuori del territorio salentino sono residenti nell'Isola Bergamasca.

Trenta ordinanze di custodia cautelare per associazione di tipo mafioso, finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio, estorsione, ricettazione, porto abusivo di arma, minacce, sequestro di persona e violenza privata: è la richiesta del gip del Tribunale di Lecce Sergio Tosi, su richiesta del procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi della Direzione Distrettuale Antimafia e del sostituto procuratore Maria Vallefuoco nei confronti di un gruppo criminale emergente con connessioni con la Sacra Corona Unita dell’area salentina.

Per 19 di loro la richiesta del carcere, arresti domiciliari per i restanti undici: ad eseguire le ordinanze i carabinieri del comando provinciale di Lecce, in azione dalle prime luci dell’alba di lunedì 24 giugno.

L’operazione è l’epilogo di un’indagine iniziata nel settembre 2017 che ha permesso di individuare le condotte criminali del gruppo che operava a Maglie e nei comuni limitrofi: tra gli arrestati anche un elemento di spicco della Sacra Corona Unita mentre pure un primo cittadino, il sindaco di Scorrano, risulta indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.

Nella lunga lista degli indagati anche F.F, 26enne originaria di Scorrano (ai domiciliari), e H.H. (in carcere), 29enne di origine marocchina, entrambi residenti a Madone, nell’Isola Bergamasca: sono gli unici due esterni al territorio pugliese.

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