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A Pagazzano il Consiglio approva sul filo di lana un rendiconto turbolento

Un consiglio comunale convocato nell'ultimo giorno di campagna elettorale

A Pagazzano c’era un clima di grande commozione nell’ultimo consiglio comunale convocato dalla Giunta uscente venerdì 24 maggio. Raffaele Moriggi, dopo tre mandati consecutivi, ha chiuso con le lacrime agli occhi e la voce rotta dall’emozione quindici anni passati, ininterrottamente, da primo cittadino.

Ha salutato tutti e stretto mani, ai colleghi della maggioranza e ai rivali politici delle minoranze.

Ma a rovinare l’atmosfera c’era un ordine del giorno, il motivo per cui nelle ultime 24 ore di campagna elettorale (a Pagazzano corrono in tre per la poltrona lasciata libera da Moriggi, leggi QUA) è stato convocato il consiglio comunale: un rendiconto problematico da approvare.

A togliere il sonno nelle ultime settimane agli amministratori è stato proprio il rendiconto dell’anno 2018 che presentava più di una falla, come evidenziato sia dal revisore dei conti Fabrizio Galimberti, sia dal segretario comunale Rina Cerri.

“Nella Determina n. 46/2019 – si legge nella relazione del segretario comunale – il Responsabile del Servizio Finanziario, applicando nel 2018 il nuovo regime, accerta residui attivi a titolo di Addizionale comunale all’Irpef per l’importo di 143.488,47 euro, a titolo di saldo spettante per l’anno 2018; detratta la differenza precedentemente accertata il maggiore accertamento risultante dall’atto richiamato è di 125.000,00 euro. Risulta dall’atto redatto dalla Responsabile e dai documenti allegati allo stesso, che l’importo è stato determinato avvalendosi del simulatore disponibile sul portale del Federalismo Fiscale. Tale operazione è di tutta evidenza che incide in termini positivi sulla determinazione delle risultanze finali riferite all’anno 2018 e che parimenti avrà un impatto negativo, di pari importo, sul bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2019. A tal proposito si segnala quindi la necessità di apportare la variazione entro il più breve tempo possibile, tenuto conto che si svolgeranno a breve le elezioni per il rinnovo degli organi amministrativi, e nel frattempo si dovrà vincolare nella parte della spesa del bilancio stesso, pari importo, a titolo cautelativo e prudenziale”.

Non solo Irpef: sono diversi i punti critici evidenziati nelle due relazioni, come ad esempio il pagamento di fatture di forniture, oppure rate di mutui sulle partite di giro rendicontati in maniera “palesemente errata”.

Il revisore dei conti alla fine della sua relazione invita il Comune, “trovandosi in una situazione di criticità finanziaria, ad adottare senza indugio ogni e più idonea misura tesa ad incrementare le entrate”. Si parla di alzare l’aliquota Imu fino ai massimi livelli previsti dalla legge, di dismettere immobili e terreni, di attivare le procedure per il riscatto del diritto di superficie, di rinegoziare mutui attivi.

Nel consiglio comunale di venerdì 24 maggio le minoranze non hanno voluto calcare la mano. Come nel caso di Fulvio Pagani di “Nuovo Progetto Pagazzano” (ora candidato sindaco), che ha parlato di “incidenti che possono capitare”.

Alla fine il rendiconto è stato approvato: “Daremo una risposta puntuale sia al revisore dei conti che al segretario comunale – ha spiegato il sindaco Moriggi -. Sono sicuro che chi arriverà dopo di noi non troverà problemi”.

Hanno votato contro Daniele Bianchi e Vincenzo Leoni di “Pagazzano va oltre”, mentre Fulvio Pagani si è astenuto. Il primo cittadino, il vicesindaco Serena Carminati e l’assessore Graziano Ferrari, assieme a tutta la maggioranza, hanno invece votato a favore.

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