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La lettera

“Autostrada Bergamo-Treviglio, serve un progetto ecologicamente compatibile”

Francesco Lingiardi, membro del coordinamento Partito Democratico di Treviglio, interviene sulle ragioni che spingono a riconsiderare il progetto

Francesco Lingiardi, membro del coordinamento Partito Democratico di Treviglio, interviene sulle ragioni che spingono a riconsiderare il progetto dell’autostrada Bergamo-Treviglio.

Gentile Direttore,
quando si parla di autostrada Bergamo Treviglio coloro che sono per il sì al progetto la giustificano per la lentezza dell’attuale percorso senza tenere in considerazione alcuni fattori fondamentali:

1- Il progetto autostradale chiamato Bergamo Treviglio l’unico ad ora che ha avuto l’ok in conferenza di servizi, cioè quello del 2012, prevede attualmente un percorso che unisce l’autostrada Brebemi al casello di Treviglio con L’autostrada A4 al casello di Dalmine. In questo caso è evidente che tale percorso potrebbe essere veloce fino a Dalmine ma nessuno si è mai espresso su quello che potrebbe accadere nei momenti di punta per chi si dovesse recare al centro di Bergamo visto che le auto non possono certo sparire ed il collo di bottiglia dell’ultimo tratto Dalmine – Bergamo produrrebbe certamente auto in coda all’ingresso della città con conseguente aumento di inquinamento.

2- Quale sarebbe la tariffa da pagare? In attesa di un piano finanziario che la società autostrade bergamasche da anni promette ma mai presenta ci possiamo riferire alle poche ma significative considerazioni del Documento di Piano della Provincia (PTCP) che in relazione alla tariffa da pagare per la tratta Brebemi – A4 la indica in 0,30 € al Km che per i circa 20 chilometri da percorrere vuol dire sborsare la bellezza di 12 euro andata e ritorno. Una domanda viene spontanea: per 20 giorni lavorativi al mese il pendolare Treviglio Bergamo potrebbe essere disposto a pagare 240 € al mese di sola autostrada?

3- Tenuto conto che i flussi di traffico calcolati nel PTCP toccherebbero gli 8.000 veicoli massimi al giorno di cui 2.200 pesanti la tariffa di 0,30 € km corrisponderebbe ad un flusso di cassa di circa 10 mln di € l’anno tendenzialmente insufficienti a ripagare in modo completo un investimento di questo tipo. Visto che il progetto costerebbe circa 300 milioni di € senza contare i costi di manutenzione e finanziari risulta evidente che sarebbe necessaria una convenzione almeno di 50 anni. Niente di male se non fosse che poi come al solito arriverebbe la richiesta, come è capitato per Brebemi, di esenzione fiscale o di aiuto della mano pubblica, insomma dei soldi di tutti i cittadini, anche di quelli che per coerenza ecologica prendono tutti i giorni il treno per andare a lavorare a Bergamo.

È chiaro infine, come è già stato detto, che se realizzata questa autostrada sventrerà la campagna tra le frazioni Castel Cerreto e Geromina in Treviglio con una trincea ed un viadotto a scavalco sulla Valle del Lupo ed avrà un impatto fortemente negativo sulle imprese agricole lungo l’intero percorso autostradale tra Treviglio e Dalmine. Il nostro territorio ha già dato in termini di consumo e per questo chiediamo di rivedere il progetto con uno nuovo che dimostri di essere compatibile economicamente ed ecologicamente.

Francesco Lingiardi
Membro del coordinamento PD Treviglio

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