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Non solo denuncia

Bergamo e le mafie nel 2018: 101 “eventi” nel dossier di Libera

Il coordinamento provinciale di Libera Bergamo presenta lunedì il dossier. Tra gli ospiti della serata, il procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili,

Centouno “eventi”, praticamente due “spie” a settimana, in lieve aumento rispetto all’anno precedente, più 12 dichiarazioni o relazioni istituzionali che fotografano la presenza della criminalità in terra orobica: questo contiene il dossier sulle mafie e la criminalità organizzata in provincia di Bergamo che Libera presenta lunedì 25 marzo alla sala Viterbi della Provincia.

Tra le voci più rilevanti, nel report del 2018 messo a punto dall’Osservatorio di Libera, sono contenute 9 vicende legate alle “mafie doc”, 5 legate ai nuovi clan, 27 fatti “rilevanti” nel traffico di droga, 6 storie di racket e 8 incendi dolosi o sospetti, 7 casi di mala amministrazione pubblica e 16 tra frodi fiscali e casi di riciclaggio.

Ma non solo: nelle 52 pagine del volume si affrontano anche i temi del gioco d’azzardo, della criminalità ambientale, del “lavoro opaco”, delle intimidazioni agli amministratori pubblici e si riepilogano i beni confiscati presenti sul territorio bergamasco.Un racconto puntuale, documentato dalle fonti, di tutti quei fatti che raccontano la presenza delle mafie in Bergamasca o che accendono spie su possibili infiltrazioni e sulla diffusione di un modus operandi che richiama, pur in circostanze diverse, le “tecniche” di clan e cosche.

Il coordinamento provinciale di Libera Bergamo, con il patrocinio della Provincia di Bergamo, presenta dunque lunedì alle 20.45 il dossier, realizzato con una veste grafica e concettuale rinnovata. Tra gli ospiti della serata, il procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili, attuale coordinatore della sezione distrettuale milanese antiterrorismo e già per lunghi anni impegnato in alcune delle più importanti inchieste sulle mafie in Lombardia.

Non sarà però solo una serata di denuncia. Lunedì sera, Libera Bergamo presenterà anche il vademecum su “Come difendersi dalla penetrazione mafiosa nell’economia bergamasca”, una guida – realizzata in collaborazione con Imprese&Territorio, Cisl e Cgil – rivolta soprattutto ai piccoli imprenditori per riconoscere le modalità con cui la criminalità allunga i propri tentacoli verso l’impresa legale.

“La presentazione sta diventando appuntamenti annuale, e vien da dire “purtroppo”, perché ciò significa che la presenza della criminalità organizzata è sempre attuale – spiega Francesco Breviario, referente provinciale di Libera Bergamo -. L’intento della nostra pubblicazione è quello di mettere insieme tutti gli eventi emersi sul tema, documentati con fonti attendibili, per creare sempre più consapevolezza su ciò che avviene nel nostro territorio. In Bergamasca si registrano presenze consolidate, ci stupisce chi… si stupisce che non sia così; la droga resta una fonte di capitali illegali che viene spesso reinvestita nell’economia legale, con modalità sempre più varie e raffinate”.

 

L’ingresso è libero.

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