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La tradizione

A San Pellegrino la “cena con i burattini”

Venerdì 22 marzo al ristorante Cà Bigio, possibile rivedere in scena i burattini collezionati dall’illustre pasticciere-burattinaio Giuseppe Milesi.

Una cena per ammirare una delle più importanti collezioni bergamasche di burattini, all’insegna della tradizione culturale del territorio. Si terrà venerdì 22 marzo (ore 20.15) al ristorante Cà Bigio di San Pellegrino, “A cena con i burattini”, una serata che, anche grazie alla Fondazione Benedetto Ravasio, vedrà protagoniste le “teste di legno” collezionate negli anni da Giuseppe Milesi (detto Bepi Bigio), personaggio illustre del paese brembano, che ereditò dal padre Luigi la storica pasticceria e la passione per i burattini, che è possibile ammirare ancora oggi all’interno del locale.

Un’ottantina di burattini di fine Ottocento, rappresentanti le maschere della Commedia dell’Arte ed altri personaggi “generici” (come Totò e Garibaldi) realizzati prevalentemente dallo scultore Enrico Manzoni (detto “Risulì”), che compongono una delle più complete collezioni bergamasche. Collezione che “prenderà vita”, durante la serata, grazie agli spettacoli proposti da Daniele Cortesi, burattinaio di Sorisole, che animerà i burattini all’interno di una delle “baracche” storiche della famiglia Milesi, recuperata per l’occasione.

bigio burattini

“Un evento importante per poter ammirare i burattini del Fondo Milesi di nuovo in scena” – spiega Luca Loglio, direttore artistico della Fondazione Ravasio, che ha iniziato due anni fa una collaborazione con i figli di Giuseppe Milesi, gli attuali proprietari del locale Luigi, Francesca e Roberta. “Nel 2017 abbiamo allestito, all’interno del palazzo della Provincia, la mostra “Un tesoro da scoprire. I burattini nella tradizione bergamasca nelle collezioni private”, che ha dato il via ai rapporti con le famiglie collezioniste ed al progetto per il futuro Museo del Burattino. Dopo aver terminato di revisionare e catalogare il Fondo Milesi, la cena diventa occasione giusta per mettere in mostra una collezione di burattini eccellenti sia dal punto di vista artistico sia per quanto riguarda i materiali utilizzati, ma anche per raccontare la storia del fondo e per promuovere il progetto del museo. Gli interventi di Daniele Cortesi, inoltre, saranno occasione per ammirare i burattini nuovamente in azione, permettendo di comprenderne la vera natura, non semplicemente opere da osservare, ma veri e propri oggetti parlanti”.

Un evento che riporta l’attenzione sulla tradizione bergamasca del teatro dei burattini. “Una tradizione ricca di arte e creatività  – spiega ancora Loglio – che il Museo del Burattino vuole conservare e nello stesso tempo far riscoprire sotto una luce rinnovata”.

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