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I dati

Top e flop del Consiglio comunale: Fracassi e Tremaglia secchioni, male Forza Italia

Simone Paganoni, consigliere del Patto Civico, ha presentato lo studio statistico che riguarda le assenze, gli interventi e le votazioni di ogni singolo consigliere

“Tutti sanno che si non giudica un buon consigliere ‘solo’ dal numero di presenze o interventi in aula, tuttavia anche questi dati possono fare riflettere.”

È con queste parole (ormai le stesse da 28 anni) che Simone Paganoni, consigliere del Patto Civico, presenta lo studio statistico che riguarda le assenze, gli interventi e le votazioni di ogni singolo consigliere.

Diventata ormai una tradizione, i “suoi” dati (preventivamente controllati e verificati con l’ufficio del comune di Bergamo), raccontano molti aspetti del consiglio comunale sconosciuti ai più. E questo
sarà l’ultimo anno che la statistica più conosciuta del consiglio avrà la firma di Paganoni (dal momento che ha preso la decisione di non candidarsi alle prossime elezioni) e, molto probabilmente, sarà anche l’ultima volta che verrà resa pubblica perché sembra che nessuno in Comune voglia farsene carico.

“L’ho sempre fatto perché credo fortemente che sia importante per i cittadini essere a conoscenza di chi fa e di chi non fa all’interno del Consiglio. È importante per poter fare una scelta elettorale consapevole e ponderata. Se, infatti, un consigliere interviene raramente o è spesso assente in seduta di Consiglio, come può rappresentarmi e portare avanti il motivo per cui l’ho votato?”, ha dichiarato Paganoni nella presentazione delle presenze e delle assenze degli ultimi quattro anni e mezzo.

“Ogni anno cerco di migliorare e render più interessanti i dati raccolti. Nei primi anni mi ero limitato a raccogliere le presenze e le assenze dei consiglieri, poi ho aggiunto il numero degli interventi e, su suggerimento di alcuni consiglieri, negli ultimi anni, ho segnalato coloro che risultavano presenti ai consigli ma avevano la cattiva abitudine di arrivare in ritardo e/o andarsene in anticipo riducendo, di molto, la loro presenza in aula”, ha continuato Paganoni.

Nel corso di questi quattro anni e mezzo di mandato (i dati si riferiscono dal luglio 2014 al dicembre 2018, vale a dire dal primo all’ultimo della tornata guidata da Giorgio Gori) si sono svolti 138 consigli comunali ed è stato necessario il voto in 1429 occasioni.

Le assenze sono state 276 (quindi il consiglio ha una media di presenza altissima pari al 93,94%): la palma d’oro della presenza se la aggiudicano Fabio Fracassi, della Lista Gori, e Andrea Tremaglia, Fratelli d’Italia, con zero assenze per l’intero mandato.

Male, invece, per Alessandra Gallone (27 assenze), D’Aloia Tommaso (29) e Paola Tognon con 31 assenze, il numero più alto tra i consiglieri. LEGGI QUI TUTTE LE PRESENZE

Forza Italia come gruppo risulta quello con il maggior numero di assenze: 85, pari al 15.4%. Così come per il numero di votazioni pari solo al 68.8% con la Gallone con il numero più basso (816) preceduta da D’Aloia con 847. Chi ha più votato, invece, è Fracassi della Lista Gori avendo dato il proprio parere a tutte le votazioni (1429). LEGGI QUI TUTTE LE VOTAZIONI

Forza Italia non eccelle neanche in puntualità. È, infatti, il partito in cui i consiglieri arrivano più spesso in ritardo con 128 ritardi (e una media di oltre 32 ritardi per consigliere: il “peggiore” è Gianfranco Ceci con 46 ritardi) e quello con più consiglieri che abbandonano l’aula prima della fine dei lavori con 147 uscite anticipate (e una media di 36 uscite anticipate per consigliere: 52, numero più alto, per la Gallone).

Il gruppo più puntuale è Fratelli d’Italia con soli due ritardi di Tremaglia, mentre i più assidui sono i consiglieri del Movimento 5 Stelle con solo 7 uscite anticipate in tutto il gruppo. LEGGI QUI TUTTI I RITARDI

Il più loquace? Alberto Ribolla (Lega) con 249 interventi, segue Andrea Tremaglia con 212, diventando così gli unici due ad essere intervenuti più di 200 volte. I primi della maggioranza sono Gori con 139 e Paganoni con 131. I più taciturni sono, invece, Massimo Camerlingo (12) e Fracassi (14) entrambi della Lista Gori. LEGGI QUI TUTTI GLI INTERVENTI

“Forza Italia è il partito che esce peggio da questi dati – ha dichiarato Paganoni – anche per quanto riguarda i consiglieri a rischio di decadenza.”

Ogni anno, infatti, i consiglieri devono avere il 70% di presenze, vale a dire con un massimo di assenze del 30%, pena la decadenza dal consiglio. Quest’anno, per la prima volta in 20 anni, ci sono tre consiglieri a rischio di decadenza e due appartenenti allo stesso partito: Tognon (PD) con 12 assenze nel corso dell’anno (pari al 38,7%), Alessandra Gallone (Forza Italia) con 13 assenze (41,53%) e Tommaso D’Aloia (Forza Italia) con 14 (45,16%).

Le giustificazioni necessarie da recapitare al presidente del Consiglio Comunale e necessarie affinché la decadenza non venga discussa in aula, sono già state recapitate a Marzia Marchesi la quale le ha accettate come valide, lasciandole, però, private e non visionabili. Tuttavia la questione rimane aperta e non è da escludere che i casi dei tre consiglieri “assenteisti” verranno presto discussi in una riunione dei capigruppo.

Specialmente per quanto riguarda Stefano Benigni (Forza Italia) che Paganoni ha individuato come quarto consigliere a rischio di decadenza (per avere 12 assenze nel 2018 pari al 38,7%), ma che, per la Marchesi è giustificato dal momento che ha motivato le sue assenze continuative di dicembre in anticipo.

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