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La conferenza

Gasp non si fida: “Lazio poco brillante? Conta poco, serve l’Atalanta migliore”

Il tecnico non guarda ai recenti risultati dei biancocelesti e chiede ai suoi una prestazione di livello: "Vincere questa partita ci proietterebbe in alto ma la Lazio vale l'Inter, è una gara di grande difficoltà".

Gian Piero Gasperini guarda in alto: vuole battere la Lazio, accorciare a -1 dai biancocelesti e issarsi nelle posizioni che contano per davvero.

Tutto l’entusiasmo, la carica, la fiducia del tecnico piemontese sono nella tradizionale conferenza stampa della vigilia: “Vincere questa partita ci proietterebbe in alto ma la Lazio vale l’Inter, è una gara di grande difficoltà. Noi ci alleniamo bene, abbiamo la possibilità di prenderci i tre punti e la nostra autostima aumenterebbe di conseguenza. Una volta avevo una bella tradizione con la Lazio, ultimamente solo due pareggi. Ma in questi anni loro sono diventati molto competitivi e pericolosi. Quello però è il passato, sono squadre diverse. Oggi loro hanno cambiato pochissimo, sono in un periodo non brillante ma non vuol dire niente”.

Gasp, comunque, non si fida dei recenti risultati della squadra di Inzaghi che tra campionato e coppa non vince da sei partite: quattro pareggi in A (con Sassuolo, Milan, Chievo e Sampdoria) nelle ultime quattro, due sconfitte (indolore) in Europa League con Apollon Limassol ed Eintracht Francoforte.

Sulla formazione che scenderà in campo lunedì sera ci sono ancora dei dubbi da risolvere: “Castagne è a disposizione, può giocare”.

Inevitabile il discorso Ilicic, che tornerà in campo dopo i due turni di squalifica rimediati con l’espulsione di Empoli: “Ha motivazioni forti, poi sono d’accordo con chi dice che il punto si fa a fine andata. Sarà lì che vedremo la vera classifica”.

E tornando sulla Lazio: “Dobbiamo cercare di ripetere le prestazioni con le nostre migliori caratteristiche, sono partite di livello e allora alzi l’asticella, altrimenti rimani lì.
I gol subiti in fotocopia a Empoli o contro Napoli e Udinese? Sono situazioni in cui se facciamo bene non corriamo rischi, ma tutte le squadre in spazi grandi si esaltano, però non possiamo snaturare il nostro modo di giocare. E quest’anno comunque facciamo qualche gol in più”.

Giocatore chiave, e sotto i riflettori per le recenti voce di mercato che lo volevano proprio in orbita biancoceleste, sarà Gomez, la cui posizione sarà probabilmente quella di regista offensivo: “Ha tecnica, sa giocare in più ruoli, difende bene la palla, è una sicurezza: deve fare cose utili alla squadra, ha qualità, classe, tecnica è difficile da contrastare e può essere più utile sul piano offensivo. Può giocare anche dando più aiuto alla difesa e alla squadra e credo che questo lo arricchisca nella sua maturità tattica”.

Reduce dalla tripletta di Udine, che i tifosi sperano l’abbia definitivamente sbloccato, Duvan Zapata sarà al centro dell’attacco: “È un giocatore importante al di là di Gomez o Ilicic. Con uno Zapata così noi diventiamo più forti, è giocatore di rendimento e se sta bene ha un peso specifico importante”.

Infine un’ultima battuta sul prossimo impegno casalingo di Santo Stefano, quando arriverà la Juventus: “Ronaldo potrebbe saltare la partita? Se deve riposare salterà il match più facile…se non dovesse esserci mi dispiacerebbe per il pubblico di Bergamo”.

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