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Il consigliere carretta

Riders e pony pizza bergamaschi, via libera al documento per la tutela

Lo scopo è quello di garantire maggiori attenzioni ai lavoratori che consegnano cibo in bicicletta, in motorino o a piedi in città-Bergamo

“Il Comune di Bergamo, grazie all’approvazione dell’Ordine del Giorno che ho presentato, è uno dei primi comuni italiani ad impegnarsi per la tutela dei fattorini del così detto “food delivery” commenta il consigliere Carretta.

Il documento, sottoscritto da tutti i gruppi della maggioranza e approvato nella seduta di lunedì 22 ottobre, ha come scopo quello di garantire maggiori attenzioni ai lavoratori che consegnano cibo in bicicletta, in motorino o a piedi in città-Bergamo, anche senza alcuna indicazione nazionale, si impegna dunque, a garantire una stanza comunale per i “riders” in attesa degli ordini soprattutto nella stagione invernale e ad organizzare tramite la Polizia Locale un corso di formazione sulla sicurezza ciclistica e sulle normative di trasporto alimenti.

Inoltre, l’OdG approvato impegna il Comune di Bergamo a richiedere alle aziende interessate una custodia impermeabile per smartphone, strumento indispensabile per lo svolgimento di questo lavoro, di un kway antipioggia e un caschetto a norma.

“Piccole e grandi attenzioni per dimostrare a questi lavoratori che il Comune di Bergamo c’è e per cercare di far ottenere loro diritti che oggi non hanno” continua Carretta.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’Assessore all’Innovazione Giacomo Angeloni: “L’assessorato si è avvicinato al tema anche grazie a ToolBox della CGIL per provare ad incontrare i riders e cercare di capire le loro esigenze e i loro bisogni. Il Comune ha tutto l’interesse ad ascoltare questi lavoratori per aiutarli a risolvere le situazioni disagevoli che possono venirsi a creare”.

Il Comune di Bergamo inoltre, sollecita, attraverso questa votazione, il nuovo Parlamento ad integrare ed adeguare l’attuale legislazione per coloro che lavorano nel variegato mondo del “on demand economy”, riconoscendo diritti, tutele e inquadramento, tenendo ben in considerazione la categoria dei più tradizionali “pony pizza”.

“So bene che la strada è ancora lunga, ma stasera quest’Amministrazione ha dato un segnale forte, impegnandosi nei confronti di queste persone, seppur nei limiti della sua competenza. Ora la palla passa al livello nazionale e spero davvero che si possa aprire al più presto una discussione costruttiva basata sui temi e non sulle ideologie” conclude Carretta.

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