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Il viaggio

Tre giorni a spasso sulle colline toscane fotogallery

Lorenzo e Niccolò questa settimana ci portano alla scoperta del cuore di una regione bellissima: tre giorni intensi tra borghi antichi e panorami mozzafiato nelle colline toscane.

Grazie ad un collega che decide di regalaci una smart box, da usare entro la fine dell’estate, trascorriamo tre giorni intensi tra borghi antichi e panorami mozzafiato nelle colline toscane.

Cosa si può visitare in una fuga di 3 giorni?
La prima tappa ci porta a Volterra. Sulle orme dei vampiri di Twilight.
Antico Borgo arroccato sulla collina, circondato da mura trecentesche, conserva al suo interno abitazioni medievali particolari. Elemento in comune con San Gimignano è lo sviluppo verso l’alto che caratterizza tante case. Alcune torri erano le abitazioni delle famiglie nobili mentre altre erano adibite ai laboratori di tinteggiatura delle stoffe che, successivamente, venivano stese per l’asciugatura.

Toscana

Volterra vanta il primato per la produzione e lavorazione dell’alabastro; camminando tra le viuzze si possono ammirare capolavori in ogni vetrina. Cavalli, vasi, scacchiere, piatti, tutti finemente decorati. In piazza troviamo il Palazzo dei Priori, sede comunale del paese; spunto per la progettazione di Palazzo della Signoria.
Nelle viuzze attorno alla piazza centrale incontriamo tantissimi personaggi travestiti per l’occasione del raduno Cosplay. 

Guidando lungo le strade panoramiche che collegano Volterra a San Gimignano, nostra prossima tappa, possiamo ammirare paesaggi incredibile. Lo skyline di San Gimignano si erge supremo infondo alla valle mentre ci avviciniamo per parcheggiare l’auto il più vicino possibile al centro storico. Patrimonio dell’Unesco da circa 27 anni, il centro storico sembra un labirinto di stradine che si snodano in un incessante sali e scendi.

La Piazza centrale con il suo bellissimo pozzo sono lo snodo storico di grandi personaggi come Dante e il Ghirlandaio e di continue battaglie tra Siena e Firenze. Chi parla di questo paesello, lo ricorda per le tante torri che lo caratterizzano.

Nel 1255 la legge impediva a tutti i cittadini di costruire torri più alte di quella comunale; in risposta, le due nobili e potenti famiglie dei Ardinghelli e Salvucci (Ghibellini e Guelfi) costruirono due torri leggermente più basse in segno di sfida.
Ogni torre ha una leggenda e una storia particolare alle spalle ed è veramente interessante ascoltare i racconti che caratterizzano questa cittadina.
L’atmosfera che si respira è quasi fiabesca. Trenta chilometri più avanti incontriamo Monteriggioni, piccolissimo borgo immerso nella natura delle campagne Senesi. Decidiamo di visitarlo l’indomani e per concludere al meglio la giornata ci godiamo il tramonto a bordo piscina nel nostro hotel.

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Monteriggioni ci accoglie alle 9.30 mentre i pochi turisti presenti iniziano a scendere nelle viuzze per scattare qualche fotografia, prima che la forte luce del sole di giugno sia allo Zenith. Cogliamo l’occasione per girare il nostro spot GuirriTour (link) con tutti i simpatici turisti che incontriamo nella via principale.
Dall’Australia al Brasile, dal sud Carolina alla Russia, dal Galles alla Germania nessuno ci scappa tranne i timorosi giapponesi.

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Siena, gremita di persone, ci aspetta nell’orario peggiore della giornata! Mezzogiorno!
Ci rifugiamo velocemente da Angelo, titolare di un localino tradizionale dietro alla torre del Mangia, che ci accoglie con una dimostrazione e degustazione di prodotti tipici locali. Indimenticabile! Mentre filmiamo tutta la preparazione del vassoio, ci racconta l’origine di alcuni prodotti e da dove è nata la sua passione. (video)
Vi consiglio assolutamente una tappa di gusto in questo angolo nascosto. Qui trovate le indicazioni precise! (Link)

Tutti ricordiamo piazza del campo per il famosissimo Palio di Siena di Luglio e di Agosto.
Le 17 contrade iniziano ad addobbare le vie con le bandiere tipiche del palio; troviamo l’aquila, il bruco, la chiocciola, la civetta, il drago, la giraffa, l’istrice, il leocorno, la lupa, il nicchio, l’oca, l’onda, la pantera, la selva, la tartuca, la torre, il montone.
Consiglio a tutti voi lettori di visitare Siena durante i festeggiamenti nei giorni del palio per respirare un’atmosfera frizzante e briosa e di partecipare alle cene allestite nelle varie contrade.
Una visita obbligatoria al Duomo ci catapulta nel meglio dell’arte che per anni abbiamo studiato sui libri di scuola. Qui, ogni angolo è un esplosione di arte all’ennesima potenza. I nomi più illustri con passati anche di qua; tra i tanti ricordiamo Giovanni Pisano. Ticket d’ ingresso: 3 euro.

Dopo qualche ripresa con il drone, ostacolata dalle centinaia di rondini, ritorniamo all’auto per spostarci verso il nostro secondo hotel, nei pressi di Manciano.
Ad accoglierci troviamo Susanna, una signora gentilissima, che ci fa sentire subito a casa nostra (guarda qui).
La struttura è immersa nel verde, a soli 5 minuti di auto dal centro di Manciano, dove ceniamo ordinando prodotti tipici in un locale convenzionato con l’hotel. Tutto perfetto!

La mattinata inizia nelle caldissima cascatelle naturali di Saturnia, dove troviamo poca gente per la prima orette, dopodiché il flusso di famiglie e di gruppi si fa incessante.
La calda sorgente sgorga potente per poi ricadere nelle piscine sottostanti, dove la gente si rilassa sdraiata circondata da migliaia di bruchetti rossi (Saturnino Chironomus). Inizialmente siamo un po’ schifati e curiosi allo stesso tempo circa questa insolita bestiolina ma solo oggi, cercando su Internet, scopro che la sua presenza è sinonimo di purezza delle acque solfuree delle terme, dove c’è pochissima presenza di ossigeno.

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Pitigliano c’incanta quando, svoltando una curva, ci si dipinge all’orizzonte. Meraviglioso! Fa parte dei borghi più belli d’Italia ed è la patria del tufo. Il centro storico sembra deserto tanto che c’imbattiamo in una decina di turisti al massimo.
Un ragazzo del posto ci consiglia per pranzo un ristorantino nascosto. Lo ascoltiamo e ci gustiamo una magnifica chianina con funghi porcini.
Dopo qualche ripresa con il drone, ostacolata dal fortissimo vento, ripartiamo in direzione Firenze.

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Non è in programma, ma un rapido saluto di tre ore a Firenze è un “must”.
Prima sosta: Piazzale Michelangelo, il balcone panoramico sulla città, da qui potete ammirare la città dall’alto. L’Arno scorre lento sotto tutti i ponti, mentre poco più lontano si erge suprema la grandissima cupola di Santa Maria del Fiore e il vicino campanile di Giotto.
Alle nostre spalle, la facciata di San Miniato al Monte, riflette la luce del sole che, pian piano, inizia a tramontare all’orizzonte.
Dopo peripezie con un maledetto distributore di benzina, lasciamo l’auto in un parcheggio multipiano vicino al centro storico e c’incamminiamo in cerca di una vostra tranquilla per “droneggiare” un po’.

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La maestosità della cupola del Brunelleschi è la prima cosa che cattura il nostro sguardo. Incredibile! Al suo interno ci sono 436 scalini che permettono ai turisti di salire fino a 116 metri di altitudine. Sulla sommità si trova la palla di rame dorata del Verrocchio, colpita più volte dai fulmini durante gli anni, tanto da rotolare giù nel 1601.
Accanto al Duomo si erge il bellissimo capolavoro di Giotto. Con i suoi 86 metri, il campanile è il simbolo di Firenze.
Ricordatevi che al suo interno troverete solo gradini per salire ad ammirare il panorama, quindi preparatevi a faticare un bel po’. Le 7 campane che si trovano sul campanile son dedicate a Maria, con nomi che ne celebrano la figura: Santa Reparata, Misericordia, Apostolica, Assunta, Mater dei, Annunziata e Immacolata.
Il centro di Firenze brulica di gente proveniente da tutto il mondo intenta a fotografare ogni scorcio storico. L’arte e la storia caratterizzano ogni angolo della città e non basterebbero due settimane per scoprirne i tesori nascosti ovunque.

CONSIGLI PRATICI

  • evitate la visita delle città durante le giornate di sole estivo, soprattutto per Firenze.
  • i parcheggi son per lo più a pagamento ma se cercate bene, potrete trovare ottime alternative gratuite soprattutto a Volterra, Monteriggioni, San Gimignano e Pitigliano.
  • Prenotate qualche struttura immersa nelle campagne, così da poter fuggire dalla massa di turisti che alloggiano nei centri principali.
  • Attenzione ai tantissimi autovelox nei paesini di campagna e in città.
  • Il drone non ha dato particolari problemi di segnale. A Siena e a San Gimignano le rondini erano tantissime e ci giravano attorno.
  • Acqua e cappellino sono obbligatori.
  • Visitate le terme di Saturnia nelle prime ore della giornata. Già alle 11 si crea molta confusione.
  • Programmate la visita a Siena la mattina.
  • Non perdetevi Siena nelle settimane del palio.
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