Ventuno cani, due gatti, diversi volatili: tutti rinchiusi nella stessa casa, in condizioni igieniche e di salute pessime.
I carabinieri forestali li hanno salvati lo scorso 17 luglio, intervenendo in un paese della Valle Imagna dopo tante segnalazioni: li hanno trovati terrorizzati, alcuni senza pelo, deperiti, infestati da pulci.
Un caso di animal hoarding, l’accumulo compulsivo di animali: un fenomeno più diffuso di quanto si possa pensare in provincia di Bergamo e che si manifesta come una vera e propria patologia che trasforma la generosità, l’attaccamento o la dedizione verso cani o gatti in ansia di controllo, detenzione e segregazione degli stessi in veri e propri lager domestici, nell’impulso incontrollabile ad acquistare, raccogliere e avere sempre più esemplari.
Gli animali erano detenuti da una persona già conosciuta e segnalata negli ambienti animalisti, che ora rischia una denuncia per maltrattamento animale, reato previsto dall’articolo 544 ter del codice penale: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale”.
Ora sono tutti in salvo, sottoposti a sequestro e affidati al gattile di via Mangili a Bergamo e al canile di Grignano, ma le loro condizioni, anche a una decina di giorni di distanza, continuano ad essere critiche: al momento, tuttavia, i gatti non sono disponibili all’adozione, almeno finchè non si assisterà a un miglioramento dal punto di vista clinico e comunque dietro autorizzazione da parte della magistratura.
Sono invece disponibili all’adozione molti dei cani al momento ospiti del canile di Grignano che per ognuno sta predisponendo una cartella clinica: per qualsiasi informazione si può fare riferimento alla pagina Facebook dell’associazione Animalibera.
Si tratta del primo caso di accumulatore seriale del 2018 che si conclude con il sequestro degli animali: in alcuni casi, infatti, si preferisce procedere con la cessione “volontaria” degli stessi, in modo da iniziare subito il loro percorso di recupero e quello parallelo per la cura della persona.
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