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Il sindaco di spinone

“Legge regionale da cambiare, sennò il Lago di Endine diventerà una palude”

Il primo cittadino Simone Scaburri: "Dobbiamo fare qualcosa. L'attuale legge vieta taglio ed eradicamento, va modificata"

Una foto del lago come non tutti siamo abituato a vederlo. Poi, un lungo post su Facebook. “Dobbiamo fare qualcosa, subito”. Simone Scaburri, sindaco di Spinone al Lago, interviene in merito alla situazione del Lago di Endine. “La legge regionale va cambiata – scrive Scaburri -. Allo stato attuale, lasciare che la natura faccia il suo corso significa aspettarci tra 50 anni o anche meno una palude”.

Che cosa fare? “Programmare un eradicamento di canneti e alghe in alcune zone selezionate dopo un attento studio potrebbe essere una soluzione interessante – propone il primo cittadino -. Negli anni con Provincia, Comunità Montana e autorità di bacino noi Comuni abbiamo avuto la possibilità della deroga alla legge con il taglio in alcune occasioni… ma cosa abbiamo risolto?”

Mancano i fondi? “In parte è vero… ma si possono trovare. Il vero problema – ribadisce – è l’attuale legge regionale che vieta taglio e soprattutto eradicamento. La direzione, a mio parere, è proprio modificare questa legge… A tutela dell’ambiente, prima di ogni cosa, ma anche del valore turistico che il nostro lago d’Endine può avere”.

Il post del sindaco ha raccolto molti commenti: “Sarebbe bello che tutti i sindaci delle sponde del lago di Endine ragionassero con urgenza su questo problema”, scrive qualcuno. “Non possiamo lasciare che diventi una palude, dopo tanti anni di lavori fatti per renderlo balneabile – commenta qualcun’altro -. Come prima cosa bisognerebbe fare una lettera congiunta da tutti gli enti interessati da portare in Regione”.

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