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Bergamo

Torniamo ad insegnare educazione civica a scuola: parte la raccolta firme fotogallery

L’Assessore all’Istruzione del Comune di Bergamo Loredana Poli è impegnata con alcuni consiglieri comunali nella raccolta firme in Piazza Matteotti

In piazza Matteotti a raccogliere firme per introdurre l’ora di educazione alla cittadinanza, come materia curricolare, nelle scuole di ogni ordine e grado: l’Assessore all’Istruzione del Comune di Bergamo Loredana Poli è da questa mattina alle 10 impegnata con alcuni consiglieri comunali a spiegare alle persone in cosa consiste la proposta di legge di iniziativa popolare che una delegazione di sindaci, tra i quali Giorgio Gori, è stata depositata in Corte di Cassazione il 14 giugno scorso.

Quella del 20 luglio è la prima di una serie di giornate di mobilitazione dei sindaci italiani, finalizzate a raccogliere le cinquantamila firme in sei mesi necessarie per il deposito della proposta di legge in parlamento. Lo scorso 26 aprile il Comune di Bergamo chiese con forza la reintroduzione dell’ora di educazione civica nelle scuole cittadine: nel 1958 fu Aldo Moro, allora ministro della Pubblica Istruzione, a introdurre l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole medie e superiori, due ore al mese obbligatorie, affidate al professore di storia, senza valutazione. Dall’anno scolastico 2010/2011 – dopo riforme e numerosi tentativi di riforma – si è passati al nome “Cittadinanza e costituzione”, che comprende cinque argomenti: educazione ambientale, educazione stradale, educazione sanitaria, educazione alimentare, Costituzione italiana, con due ore mensili affidate al professore di storia. In teoria, l’insegnamento è presente per tutti gli istituti di ogni ordine e grado all’interno delle materie di storia e geografia. In pratica è sparito del tutto.

A questo vuoto il Comune di Bergamo ha risposto con una pluralità di progetti, totalmente finanziati dall’Amministrazione comunale e pensati per prevenire fenomeni di bullismo nelle scuole e migliorare la conoscenza e il rispetto delle regole della convivenza civile. Palazzo Frizzoni da tre anni mette infatti a disposizione di ciascuno dei nove Istituti Comprensivi della città la figura di consulente pedagogica per un monte ore annuo di 100 ore. Il ruolo di questa figura è pensato a supporto dei team dei docenti, sui temi educativi e con le modalità che vengono concordate tra la scuola e professionisti. Altro compito fondamentale che abbiamo loro affidato è quello di fungere, ove ce ne sia la necessità, da connessione con i servizi attivati nei Poli Territoriali.

“Le cronache si riempiono di atti che vanno dal bullismo alla deliberata delinquenza, – sottolinea Loredana Poli – sempre più frequenti e sempre più frequentemente raccontati con approssimazione e scarsa volontà di approfondire per capire. Capire cosa gli adulti possano ricominciare a fare per prevenire innanzitutto lo spregio delle regole e poi le situazioni di disagio più eclatanti. Per noi, è importante capire in relazione alla nostra città e lanciare un appello e una proposta. Proponiamo, dunque, alle scuole del primo grado un ulteriore incremento di ore per il prossimo anno del nostro progetto di Consulenza psicologica e una focalizzazione del lavoro sul tema della legalità, del rispetto delle regole, della convivenza civile in particolare per le scuole secondarie di primo grado, progettando anche occasioni di coinvolgimento dei genitori.”
Questo specifico rinforzo orario si affianca al progetto comunale, sempre rivolto alle scuole medie, di educazione al rispetto, a sua volta ampliato negli ultimi tre anni, e al progetto “A Scuola di Cittadinanza”, che la Presidenza del Consiglio Comunale propone da anni come azione rivolta alle scuole primarie e secondarie di primo grado della città.

“A tutto questo vorremmo affiancare il ritorno dell’ora di educazione civica nelle scuole – spiega il Sindaco Giorgio Gori – come avviene in molti Paesi europei, nei quali l’educazione civica è spesso materia autonoma, con adeguato numero di ore di insegnamento. Nel 2010 tutti gli Stati membri hanno adottato la Carta del Consiglio d’Europa sulla “educazione democratica e l’educazione ai diritti umani”: è importante darne completa attuazione anche nel nostro Paese, dove assistiamo ogni giorno a fenomeni di deterioramento della Coesione sociale e di aggiramento delle regole del vivere civile. Per questo crediamo molto in questa proposta di legge: come Sindaco avverto la necessità di intervenire a partire dai banchi di scuola per formare dei buoni cittadini, rispettosi delle istituzioni e delle regole basilari di convivenza, dotati di un grande senso civico e di appartenenza alla comunità in cui vivono. Per noi l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza ha lo stesso valore delle altre materie scolastiche e mi auguro che la stessa rilevanza venga data anche dalle famiglie e dai nostri concittadini in generale. Spero pertanto che già il 20 luglio siano tanti i cittadini che sottoscriveranno la nostra proposta di legge”.

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