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Mobilità

Bergamo, in cinque anni le piste ciclabili sono aumentate del 40%

L'elaborazione del Centro Studi Continental su dati Istat. Una crescita che tra il 2011 e il 2016 vede la città seconda solo a Milano in Lombardia

Oltre 47 chilometri di piste ciclabili (47,4 per la precisione). Un dato che fa registrare un incremento del 40,2% in soli cinque anni. Il numero riguarda Bergamo e deriva da un’elaborazione del Centro Studi Continental su dati Istat. Il riferimento è al periodo 2011-2016.

Tra i comuni capoluogo di provincia lombardi è Milano quello con le piste ciclabili più lunghe (215 km nel 2016, con un aumento del 64,1% rispetto al 2011). Alla Madonnina seguono Brescia (135,3 km nel 2016, con un aumento del 12,8% rispetto al 2011), Mantova (104,1 km nel 2016, +10,5% sul 2011), Cremona (65,4 km nel 2016, +23,4% sul 2011), Bergamo, Lodi (37,2 km nel 2016, +14,1% sul 2011). E poi ancora Pavia (37 km nel 2016, +25,4% sul 2011), Monza (23 km nel 2016, dato invariato rispetto al 2011), Sondrio (17 km nel 2016, +13,3% sul 2011). Chiudono la graduatoria Varese (10,9 km nel 2016, +14,7% sul 2011), Como (8,3 km nel 2016, +3,8% sul 2011) e Lecco (7 km nel 2016, +16,7% sul 2011).

In Italia dal 2011 al 2016 la lunghezza delle piste ciclabili nei comuni capoluogo di provincia è passata da 3.592,2 km a 4.370,1 km, con un aumento del 21,7%. Le regioni in cui ci sono più piste ciclabili sono Emilia Romagna (1.285,8 km), Lombardia (707,6 km) e Veneto (538,9 km). Le regioni in cui le piste ciclabili sono cresciute di più tra il 2011 e il 2016 sono la Sardegna (+301,5%), la Sicilia (+91%) e la Basilicata (+73,1%).

La crescita delle piste ciclabili presenti nei comuni capoluogo di provincia italiani dimostra l’impegno da parte delle amministrazioni locali per favorire modalità di mobilità alternative e meno inquinanti rispetto all’uso dei mezzi a motore. L’aumento delle piste ciclabili a disposizione degli utenti nei comuni capoluogo di provincia, però, deve andare di passo con una maggior tutela per i ciclisti. Nell’ecosistema stradale, infatti, i ciclisti, che siano su una pista ciclabile o sulla normale carreggiata, sono una categoria di utenti particolarmente vulnerabile a cui va garantita la massima sicurezza ed a cui va riconosciuto il merito di limitare la produzione di sostanze inquinanti.

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